"C'è poco vittimismo qua", anzi
"non c'è vittimismo", un fatto curioso perché "siamo una
generazione che per fare una cosa deve prendere 4 pasticche e 5
consulenti". Qui "c'è tanta gioia, tanta voglia di fare e tanto
desiderio, tanto gusto di averlo fatto. Questa è la Chiesa:
spirituale e sociale, guai a dividerla". Lo ha detto il
presidente della Cei, cardinale Matteo Zuppi, durante un
incontro con i giornalisti, oggi a Trieste, in occasione della
50/a Settimana sociale dei cattolici in Italia.
Il cardinale ha quindi fatto riferimento al discorso del
presidente della Repubblica, Sergio Mattarella,
all'inaugurazione della Settimana sociale. "Le parole di
Mattarella sono di grandissima sapienza". "Qui di piccino c'è
poco: ci sono molte cose umili e quindi grandi. A mio parere
l'intervento di Mattarella raccoglieva tanta sapienza in quella
democrazia che la generazione dei padri costituenti e di chi ha
vissuto la guerra ci ha affidato" e "richiede tanto impegno".
Questa, ha concluso, è stata un'occasione per "far conoscere
tanta vita vera, tanta gente vera, tante esperienze concrete in
cui la dottrina sociale è esperienza di uomini, donne e giovani.
Una grande emersione di una bellissima realtà della Chiesa,
qualche volta poco conosciuta, quotidiana di vera
partecipazione. Sono convinto che produrrà consapevolezza e vita
in un momento di disaffezione e individualismo. Non abbiamo
fatto la predica, abbiamo raccolto e fatto parlare".
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