(ANSA) - TRIESTE, 11 MAR - "Nelle settimane che hanno
anticipato la fiera abbiamo percorso il canale formativo per
quelle imprese che possono vedere nell'oleoturismo una nuova
opportunità da affiancare alla produzione olivicola in senso
stretto. Assieme all'Associazione nazionale Città dell'Olio e al
network Mirabilia stiamo percorrendo questa strada ben
consapevoli che ogni nuova opportunità o integrazione al
business dei nostri imprenditori è un tassello fondamentale per
affrontare il proprio lavoro". Lo ha affermato, oggi a Trieste,
il presidente dalla Camera di commercio Venezia Giulia, Antonio
Paoletti, in occasione della seconda giornata di Olio Capitale,
il salone dedicato all'olio extravergine di oliva, che ha
affrontato, tra gli altri temi, quello dell'oleoturismo.
"Olio Capitale - ha ricordato Paoletti - punta alla
promozione di prodotti di qualità dal cui abbinamento escono i
piatti che tutto il mondo ci invidia e viene in Italia o va nei
ristoranti italiani nel mondo per provarli. Ma è anche l'evento
in cui alla qualità della produzione olivicola italiana si
unisce l'opportunità dell'oleoturismo, quale integrazione di
percorso unico che possa consentire di gustare prodotti di
qualità in un contesto paesaggistico unico".
Per il presidente dell'Associazione Città dell'Olio, Michele
Sonnessa, "oleoturismo significa dare valore a un prodotto che
racchiude paesaggio, cultura, storia e biodiversità. Un
patrimonio che va salvaguardato e valorizzato. E alla luce della
fase di abbandono del territorio olivicolo, servono iniziative
urgenti per contrastare questo fenomeno".
"Sosteniamo che l'olio può e deve essere un veicolo trainante
per
un'economia dei territori e per il turismo enogastronomico - ha
aggiunto Angelo Tortorelli, presidente del Network Mirabilia -
rispetto al quale il mondo ci chiede attenzione. Crediamo che
questa opportunità sia stata valorizzata anche grazie a Olio
Capitale. Da Trieste ho anche lanciato un appello, ci sono in
Italia territori che con l'olio fanno un lavoro straordinario,
perché non tentare di metterli in rete?". (ANSA).