Sarà Milano, il 5 e il 6 novembre prossimi, a ospitare il meeting del G7 che si occuperà di delineare una strategia globale di mitigazione degli effetti del climate change sulla salute planetaria. Dall'anno di Expo, Milano non si è più fermata. Dopo essere stata messa dal 'New York Times' al primo posto tra 52 destinazioni nel mondo da vedere nel 2015, la città ha continuato a esercitare il suo potere attrattivo, surfando sull'onda lunga dell'esposizione universale. Così nel 2016 è riuscita ad attrarre più turisti dell'anno prima, confermando di essere entrata di diritti tra i 'place to be', come recitava lo slogan scelto per presentarla agli stranieri.
Merito anche di un volto cambiato, con il nuovo skyline di Garibaldi-Repubblica dominato da grattacieli come la Diamond Tower e arricchito da spazi vivibili come piazza Gae Aulenti, o della nuova Darsena, che ha restituito alla città un luogo abbandonato a se stesso da tempo. E poi la nuova sede della Fondazione Feltrinelli in viale Pasubio, spazi innovativi come Base Milano, tra coworking, venue, foresteria e bar. Luoghi già entrati nella mappa mentale dei milanesi, ma che piacciono anche agli stranieri che vengono spesso per lavoro, come i professionisti della moda o del mobile.
E poi la Milano dei turisti, quella dei musei e dei monumenti, delle chiese e dei palazzi, quella da visitare con il tram storico o con il bus scoperto a due piani. Partenza da piazza Duomo, ovviamente, con uno sguardo a Palazzo reale, un occhio al Teatro alla Scala e uno a palazzo Marino, sede del Comune, un giro in Galleria Vittorio Emanuele restaurata di fresco, uno sguardo ai negozi storici e un panzerotto da Luini, che fa tanto Milano. E poi lo sguardo che si allunga su via Dante, arriva al Castello Sforzesco e ai suoi tesori, si distende verso il parco Sempione fino ad arrivare all'Arco della Pace. Immancabile una tappa alla basilica di sant'Ambrogio, patrono cittadino, e una visita al Cenacolo (da prenotare con largo anticipo). E ad avere tempo come dire no alla pinacoteca di Brera, alla mostra di Manet a palazzo Reale e a quella di Kandinskij al Mudec, approfittandone poi per un giro sui Navigli?