Riparte da domani il nuovo anno
scolastico senza obbligo di mascherine, distanziamento e
vaccinazione. Ma alcuni problemi rimangono sempre gli stessi,
denunciano i sindacati della scuola. A partire dalla carenza di
docenti, stimata in circa 200mila.
"Anche quest'anno scolastico prende l'avvio con molte incognite
che hanno radici profonde: mi riferisco all'annoso problema del
precariato; dobbiamo rilevare una carenza sulla copertura dei
posti vacanti dei docenti, le cattedre in alcuni casi verranno
coperte sotto al 50% rispetto alle disponibilità offerte dal
ministero dell'Economia e bisognerà ricorrere a contratti a
tempo determinato", dice all'ANSA Ivana Barbacci segretario Cisl
Scuola.
I sindacati lamentano poi la non prevista presenza,
quest'anno scolastico, del cosiddetto organico Covid. "Per due
anni la scuola ha avuto un organico aggiuntivo a prima di 80mila
persone tra docenti e Ata, poi di 40mila, invece quest'anno
sembrerebbe che non ce ne sia bisogno, ma non è così", lamenta
Marcello Pacifico di Anief. Secondo alcuni calcoli all'appello
- nonostante sette i concorsi avviati, di cui cinque portati a
termine - mancano 200 mila supplenze annuali. "E' sicuramente
un anno che affrontiamo con maggiore positività rispetto agli
ultimi anni trascorsi ma rimangono tanti problemi: mancano anche
i dirigenti scolastici, i cui gli organici sono
sottodimensionati per motivazioni economiche", afferma Cristina
Costarelli presidente Anp Lazio. A mancare nel Lazio sarebbero
circa 50 presidi, oltre 500 in Italia.
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