"Il nostro era un matrimonio
d'amore". E' quanto ha ribadito dalla sua villa di Barcellona
alla Vita in Diretta - il programma condotto da Alberto Matano
su Rai1 - Francisco Javier Rigau, l'imprenditore spagnolo che
sostiene di essere il marito di Gina Lollobrigida, poiché il
matrimonio "è stato sciolto, non annullato". Alla domanda di
Matano sul perché abbia deciso di tornare in Italia solo al
momento della scomparsa dell'attrice, Rigau ha risposto: "Io non
sono sparito: nel momento in cui sono stato denunciato per
averla sposata a sua insaputa dopo tre anni di matrimonio
tranquillo, io non mi sono fermato un minuto dall'intenzione di
recuperare Gina, la sua famiglia e la gente che faceva parte
della sua vita". Alla richiesta di chiarimento se sia sua
intenzione o meno avanzare pretese sull'eredità della
Lollobrigida, che quale in una scrittura privata aveva espresso
la volontà che il matrimonio non fosse trascritto, Rigau ha
risposto: "Questa scrittura privata è stata fatta per volere
dell'avvocato di Gina, Giulia Citani, in quanto era un
matrimonio con un'artista internazionale, era nell'interesse di
Gina. Non ho mai preso un euro da lei, il mio patrimonio è
quattro volte il suo. Il nostro era un matrimonio d'amore. Come
si può sposare uno se non è con amore?". Al termine del
burrascoso collegamento, nel corso del quale Rigau ha più volte
minacciato di chiudere l'intervista, l'ennesimo attacco al
factotum dell'attrice, Andrea Piazzolla: "Gina amava me molto
più di quello che io sono arrivato ad amare lei, pur amandola
tanto. Non voglio difendere Gina, perché Gina non è stata
responsabile di tutto quello che ha fatto e detto durante questi
anni, per questo è stata incapacitata dalla giustizia italiana.
Gina vera era la Gina dal 2010 indietro. Quello che voglio
chiedere agli ammiratori di Gina è che Gina non era una persona
che avrebbe sfrattato suo figlio e suo nipote ancora minorenne
da casa sua, perché erano insieme, non mi avrebbe mai fatto
causa per matrimonio a sua insaputa se Piazzolla non le avesse
fatto il lavaggio del cervello". E ha concluso: "Sono stato alla
cappella ardente (camera ardente, ndr) perché il figlio mi ha
dato il mio posto".
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