Secondo quanto si apprende, c'è
grande fermento in Regione Lazio sotto le festività natalizie. I
dipendenti a tempo determinato delle strutture di diretta
collaborazione e delle segreterie politiche della Regione Lazio
esprimono preoccupazione e opposizione alla proposta di
abrogazione dell'indennità integrativa del 30% del trattamento,
a titolo di ristoro della "temporaneità" dell'incarico.
Insomma, "un panettone amaro", per gli staff.
Da questa mattina è in corso una levata di scudi da parte degli
stessi dipendenti delle strutture di diretta collaborazione
della Giunta e del Consiglio regionale, che riguarda gli staff
sia dell'ufficio di presidenza sia delle commissioni consiliari
che delle conferenze dei presidenti.
Un gruppo di dipendenti delle segreterie politiche della Regione
Lazio rivolge un appello al presidente Francesco Rocca, agli
assessori e ai consiglieri di maggioranza e di opposizione: ''Si
intervenga per risolvere la problematica, anche perché i servizi
della cosa pubblica vengono assicurati con il massimo impegno e
la massima professionalità, al di là di ogni singolo contratto
individuale sottoscritto tra le parti.
Il nostro è un impegno quotidiano che garantisce servizi
efficienti, tempestivi e all'altezza dell'Amministrazione e dei
cittadini'', afferma ancora un gruppo di dipendenti delle
segreterie politiche della Regione Lazio.
''Un decremento che rappresenterebbe un danno economico
consistente anche alla luce del contributo fondamentale che si
assicura all'Amministrazione regionale persino durante i weekend
e le festività'', sperando che ''qualsiasi azione emendativa
assicuri non solo il rispetto delle normative e delle regole, ma
tenga conto e garantisca anche i diritti dei lavoratori nel
rispetto della reperibilità e dei carichi di lavoro, assicurati
all'Amministrazione regionale al di là dei contratti individuali
sottoscritti''.
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