(ANSA) - ROMA, 14 MAR - Una ripresa "forte" della
ristorazione nel post Covid ma anche caratterizzata da un boom
di richiesta di cibo genuino e a km 0. "Posso dire, dai miei 37
anni di esperienza, che chi va oggi al ristorante, in questa
fase di grande ripresa dopo la Pandemia, non è a caccia delle
stelle ma del buon mangiare e la formula a km 0 è premiata dai
clienti". A parlare è il proprietario del ristorante 'In mezzo
al mare', a Nettuno (Rm), Fabio Didomenincoantonio, conosciuto
come Chef Fabio, classe '73, di Carchitti, da oltre 15 anni a
Nettuno, che festeggia i suoi 50 anni il prossimo 17 marzo,
sposato con Luigia, tre figli, e già due nipoti. I due figli,
Manuel e Giulio, uno chef l'altro responsabile di sala che
spalleggiano il padre in questa attività. In cucina 11 ragazzi e
circa 6 in sala. La sua è una "sfida" a distanza nell'ambito del
dibattito sul futuro degli esercizi stellati. "Noi abbiamo
sposato questa filosofia di cucina. Siamo andati noi al mare,
abbiamo 50 pescherecci qui di fronte a noi, ad Anzio, arriva
sempre il pescato fresco di giornata, usiamo poi per la pasta
all'uovo che facciamo noi ogni mattina fresca, un mix di farine,
nel caso nostro umbre e laziali, uova locali, di aziende che
fanno allevamento terra, poi indiscutibilmente pomodori pelati
italiani, e olio locale, si lavora bene quello di Cori". "La
nostra alta stagione inizia già da marzo. Siamo la classica
rotonda sul mare, di fronte al porto di Nettuno. D'estate
possiamo fare anche 200 coperti al giorno. E acquisto circa 250
casse di pesce fresco settimanali. Dalle barche al ristorante. E
per mangiare così devi andare in ristoranti che in Italia sono
uno ogni 10". Il piatto forte "è il risotto alla crema di
scampi. E il segreto - dice Chef Fabio - è la testa di scampi
freschi non congelati, che non avendo l'acido fenico,
sprigionano il massimo del sapore del mare, poi la nostra zuppa,
i nostri crudi. Ma il segreto, in tutte le nostre proposte
culinarie, è uno solo e sta racchiuso nelle parole freschezza e
genuinità".
Attenzione ai prodotti e alla cucina ma anche passione social
con una diretta ogni domenica alle 12 su Instagram e pillole di
preparazione dei piatti durante la settimana. Una presenza che è
valsa la conoscenza in tutto il mondo di questo angolo d'Italia.
"In realtà - spiega chef Fabio - più che passione tutto è nato
da una necessità. L'8 marzo del 2020, all'annuncio del lockdown,
mi sono reso conto che stavamo entrando in una guerra
sconosciuta per chi ha la nostra età. Non avevo nessun profilo
social. Mi sono reinventato per far vedere alla gente come
lavoravamo, quali erano le nostre accortezze. E questo ci ha
premiato. La gente ci ha seguito. Ora ho clienti che arrivano
anche da Miami, e mi seguono in tutto il mondo. Poi quando
arrivano qui e mangiano le nostre specialità mi dicono: è più
vero di quello che si vede sui social". (ANSA).