I richiedenti asilo che non vengono impiegati in attività finiscono per spacciare droga. Lo pensa il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi, a seguito dell'operazione antidroga compiuta in città che ha portato all'arresto di 13 pusher, 6 sono richiedenti asilo. "Abbiamo notato - dice Cozzi - che nel caso di richiedenti asilo che fanno riferimento a centri che non li impiegano in attività vi è propensione a spacciare. Ci sono centri 'buoni' e altri senza programmi. Le attività sono il migliore deterrente per i reati".
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