"Da inizio settimana avevamo chiesto attenzione a Toti verso la crescita dei casi nell'imperiese. Perché non è intervenuto tempestivamente con ordinanze mirate che avrebbero potuto evitare la zona arancione in tutta la Liguria"? Lo scrive il gruppo pd in Regione. "Nella giornata di martedì scorso, in Consiglio Regionale il consigliere Ioculano aveva chiesto al presidente Toti conferme sulla notizia della possibile zona rossa nell'imperiese, in particolare per le zone di Sanremo e Ventimiglia, già annunciata a mezzo stampa. In risposta Toti, aveva dichiarato che stava facendo valutazioni su come intervenire in quelle zone, che presentavano un aumento dei casi superiore alla media regionale".
"Di queste valutazioni nei quattro giorni successivi non se ne è più saputo nulla, nonostante la continua crescita dei casi nel ponente imperiese. E il risultato è che i ritardi di Toti nell'adozione di misure specifiche nei territori più colpiti dall'epidemia ha trascinato tutta la Liguria in zona arancione" dice ancora il Pd.
"E' nei poteri del presidente della Regione adottare misure restrittive nelle zone in cui il virus circola di più, con ordinanze regionali. L'ha fatto l'Umbria, l'ha fatto la Toscana, di fronte a situazioni critiche. L'aveva già fatto la Liguria per La Spezia e Genova". "Il tentativo in extremis rivolto al Governo di spostare l'inizio della nuova zona arancione al pomeriggio di domenica è l'ulteriore tentativo di scaricabarile rispetto a una vicenda in cui si pagano i ritardi e le confusioni della gestione. È una richiesta fatta in modo strumentale, una ricerca del consenso giocando sulla pelle dei ristoratori, rischiando di fornire una falsa illusione".
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