E' critica ma senza picchi di
allarme la situazione idrica in Liguria. Secondo Iren,
principale gestore di acqua potabile della regione, nel 2021 la
portata complessiva degli invasi in questo periodo era di circa
36 milioni di metri cubi e oggi è di 28,5, quindi 7,5 milioni
di metri cubi in meno, pari al 21%. Nella Città Metropolitana,
l'unico Comune che per ora ha emesso ordinanze restrittive di
tipo cautelativo è il Comune di Lavagna. Alla Spezia Acam Acque
(gruppo Iren) gestisce 395 sorgenti e 132 pozzi che cominciano a
mostrare livelli più bassi rispetto alla media del periodo,
soprattutto in riviera e in alcuni comuni interni della Val di
Vara. Ordinanze antispreco che vietano il lavaggio privato delle
auto e l'innaffiamento dei giardini sono state emanate a
Levanto, Framura e Riccò del Golfo. Sul Canale Lunense, che
alimenta l'agricoltura della Val di Magra, spente due piccole
centrali idroelettriche. A Savona sono 6 i Comuni che hanno
emesso ordinanze restrittive, tra questi c'è Stella, il paese
natale di Sandro Pertini.
La situazione più difficile è nell'Imperiese: al momento i
Comuni che hanno emanato ordinanze il divieto dell'utilizzo di
acqua per scopi non alimentari o igienico-sanitario sono 13. A
Pieve di Teco e Vasia i sindaci hanno chiuso le fontane
comunali. A Teco è consentito l'uso di soli 200 litri d'acqua al
giorno a utenza. In alcune frazioni di Sanremo l'acqua è
dichiarata non potabile. Allertata la protezione civile con le
autobotti. "Al momento i grandi invasi della regione non sono a
un livello d'allarme tant'è vero che abbiamo autorizzato anche
l'irrigazione della val Trebbia cedendo acqua ai nostri vicini
emiliani per la loro agricoltura". Secondo i dati Arpal, sono 48
giorni che non piove nell'Imperiese, 25 nel Savonese, 47 giorni
che non piove nel genovese e 24 giorni nello
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