"Questi sono stati quattro anni di
dolore, di speranza e di illusione, non abbiamo mai provato
invece l'orgoglio e la percezione del cambiamento". Lo ha detto
Egle Possetti, presidente del Comitato Ricordo delle vittime del
Morandi, durante la commemorazione della tragedia nel giorno del
quarto anniversario. "Abbiamo sperato che dopo questa vergogna
immensa potesse emergere un senso di rivalsa, ma guardandoci
intorno non abbiamo percepito nessun tremore, nessuno
stravolgimento. Con la definitiva cessione di Aspi a Cdp si è
compiuto un atto che non potremo mai accettare, noi pensiamo che
la revoca della concessione fosse l'unica via da percorrere,
nessun restyling della società potrà mai cancellare quello che è
avvenuto. E i media avrebbero dovuto essere inclementi con
Autostrade come lo sono stati con Marco Pantani a cui non fu
certo concesso il beneficio del dubbio".
Prima di lei aveva parlato il ministro delle Infrastrutture
Enrico Giovannini che invece ha sostenuto la svolta proprio dopo
la tragedia: "La memoria incancellabile di questa disgrazia ha
portato il ministero a intraprendere un cambiamento importante e
spero duraturo nella sua azione. Abbiamo fatto della sicurezza
delle infrastrutture una scelta concreta potenziando la
vigilanza sue manutenzioni, definendo altre linee guide rendendo
i controlli sempre più severi sui concessionari e i gestori
perché gli interventi necessari vengano effettuati
tempestivamente anche al prezzo talvolta di disagi temporanei
per gli utenti. Siamo arrivati per la prima volta a revocare una
concessione autostradale rivedendo regimi squilibrati a sfavore
degli interessi pubblici. Abbiamo umentato le risorse pubbliche
per il monitoraggio e la manutenzione anche delle strade
secondarie per troppe anni trascurati anche per mancanza di
fondi".
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