"Siamo a un momento molto
importante del processo, che sta finalmente per entrare nel
vivo. Le difese degli imputati hanno scelto di non contestare i
177 testimoni indicati dai pm, se non un tecnico (l'ingegnere
svizzero Bernhard Elsener, ndr) che era già stato ricusato dal
gip perché aveva anticipato a mezzo stampa il suo pregiudizio.
Questo per una genuina e determinata volontà di ricercare la
verità e non opporre alcun ostacolo al confronto tra accusa e
difesa". È quanto riferiscono fonti delle difese a margine
dell'avvio del processo a carico di 58 imputati per il crollo
del ponte Morandi (14 agosto 2018, 43 vittime).
"A fronte di questa scelta - continuano i legali - i pm hanno
invece eccepito su consulenti necessari a ricostruire gli
aspetti economico organizzativi di Aspi, temi sui quali peraltro
l'accusa ha a sua volta nominato consulenti che non sono stati
eccepiti dalle difese. I pm hanno anche contestato testimoni
delle difese che avrebbero riferito sul funzionamento
dell'azienda, tra cui ad esempio il ruolo in concreto
dell'ingegner Castellucci e dei vertici, con ciò rinunciando ad
approfondire aspetti fondamentali su cui si regge il teorema
accusatorio".
All'udienza di oggi gli avvocati spiegheranno le loro ragioni
per cui si oppongono al deposito di circa 60 mila documenti da
parte della procura e lamentano il poco tempo a disposizione per
consultarli. Dopo le discussioni il collegio dovrà decidere su
quali testimoni e documenti accogliere.
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