Si conclude il corso di
perfezionamento professionale del danzatore contemporaneo
L'Azione Silenziosa e il risultato verrà condiviso pubblicamente
sabato al Teatro della Tosse (ore 19, sala Aldo Trionfo) con una
performance intitolata Scrittura per un corpo indefinito con la
coreografica di Giovanni Di Cicco su musiche di Purcell, A.
Vivaldi, Debussy, Mozart, Balanescu Quartet, Pierre Henry,
Budapest Klezmer Band, Guappercato.
Sotto lo stesso titolo, tre differenti coreografie che hanno
origine da assoli creati dai danzatori che si prestano a essere
scomposti e integrati a momenti corali per una nuova scrittura
coreografica. Come nelle vetrate decorate, composte da frammenti
di natura e colori diversi, così l'incontro di singoli racconti
fisici collocati in un nuovo paesaggio, fanno apparire sfumature
e possibilità molteplici. La 'Prima vetrata' si intitola Rubato
Silenzio e si ispira liberamente al Martirio di S. Sebastiano di
Gabriele D'Annunzio composto da Claude Debussy. Da giovane
arciere di professione morirà poi martire, trafitto dalle
"stesse" frecce che scagliava prima della sua vocazione. La
'seconda vetrata' è intitolata Memorie ed è strutturata come un
vortice. Gli interpreti agiscono nello stesso spazio ma sembrano
essere immersi in una distanza inconciliabile che non li fa
raggiungere mai. La 'terza vetrata' è intitolata 'Circo', ed è
espressione della malinconia della fine delle cose. Partendo
dalla stessa struttura musicale della prima vetrata, i
personaggi emergono come clown privi di maquillage.
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