La Regione Liguria nel 2023 rimuoverà il divieto di sistemare ombrelloni, lettini e sdraio sulle opere di difesa costiera ove le norme di sicurezza lo consentano per darle in concessione a privati. E' la novità per i balneari anticipata dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a margine della presentazione in Consiglio regionale della manovra di bilancio.
"Sarà possibile installare ombrelloni e lettini su alcune opere di difesa costiera della Liguria, una cosa oggi totalmente esclusa da qualsiasi tipo di utilizzo economico tutto l'anno - spiega -. Oggi se hai una scogliera che è stata finanziata da un provvedimento di difesa costiera non ci puoi mettere un paiolato sopra, i lettini e darla in concessione. Toglieremo il divieto ove le norme di sicurezza lo consentano, almeno in determinati periodi dell'anno. Tutte le città hanno opere di difesa costiera utilizzabili, pensate alla scogliera di Porto Venere".
Scajola, scogliere opportunità per turismo Liguria
"L'uso turistico delle scogliere e altre opere di difesa della costa in Liguria è un'opportunità offerta a Comuni e privati di poter utilizzare quelle aree nel periodo estivo previa autorizzazione per accogliere turisti con sdraio e ombrelloni amovibili". Così l'assessore al Demanio marittimo della Regione Liguria Marco Scajola a margine dei lavori del Consiglio regionale motiva la novità prevista nella nuova manovra di bilancio. "Non si possono fare nuove concessioni balneari perché la legge nazionale non lo permette, l'opportunità sarà offerta a quei privati che hanno la concessione esistente vicina a scogliere e altre difese della costa", ribadisce Scajola. Al momento non esiste una quantificazione di quante opere di difesa della costa in Liguria potrebbero essere interessate. "Nella riviera del Levante ce ne sono molte, ad esempio a Porto Venere, ma ogni Comune valuterà caso per caso l'opportunità", aggiunge. "E' un'opportunità che diamo ai territori, la Regione è un ente fatto per fare leggi e dare nuove opportunità ai territori, saranno i Comuni e i privati a cogliere la possibilità che noi diamo senza obblighi e senza imposizioni. La Liguria ha numeri straordinari sul turismo, ma abbiamo tante lamentele degli operatori che grazie al boom di presenze durante tutto l'anno spesso non hanno spazi a mare sufficienti da offrire".
Pd, sdraio su opere difesa costa è solo propaganda
"La possibilità per i balneari di sistemare ombrelloni, lettini e sdraio in concessione sulle opere di difesa della costa in Liguria non è un intervento a favore del turismo, ma solo propaganda. Bisognerebbe invece sostenere i Comuni liguri per attrezzare le spiagge libere e offrire servizi fruibili da tutti". Così il consigliere regionale del gruppo Pd-Articolo Uno Roberto Arboscello critica la novità per il settore balneare annunciata dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti durante la discussione in Consiglio regionale della manovra di bilancio 2023. "Nella foga di apparire come il paladino dei balneari la Giunta Toti ha commesso un grossissimo errore: - denuncia Arboscello - nei fatti saranno pochissimi i beneficiari di questa norma che quindi non è risolutiva e non darà nulla in più al turismo ligure". Il consigliere dem ha presentato un emendamento al bilancio sul tema per chiedere che "vengano stanziati 400 mila euro a favore dei Comuni per dare loro la possibilità di attrezzare le spiagge libere con dei servizi, perché ad oggi non hanno risorse sufficiente per gestirle. Stanziando fondi a favore dei Comuni, sia per interventi strutturali come servizi igienici e docce, sia per la la manutenzione ordinaria come pulizia e guardianaggio, si possono garantire spiagge libere fruibili in sicurezza da tutti anche da chi non vuole andare in uno stabilimento balneare. Solo in questo modo si farebbero interventi a sostegno del turismo balneare e non mera propaganda, come sta facendo la Giunta Toti".
Sdraio su scogli: Candia, è follia, Liguria in vendita
"La ministra Santanché vuole ridurre le spiagge pubbliche con la scusa di "tossici e rifiuti". In Liguria di spiagge libere non ce ne sono quasi più. E così la Regione di Giovanni Toti vuole privatizzare pure gli scogli". Così Selena Candia, consigliera regionale della Lista Sansa, in commento alla dichiarazione del presidente Toti sulla possibilità di installare lettini e ombrelloni sulle scogliere e le opera di difesa costiera. "In una Liguria in cui, secondo Legambiente, il 69,9 per cento della riviera è occupato da stabilimenti, record italiano, in barba alla legge, la Regione Liguria pensa bene di depredare quel poco che resta dove poter stendere l'asciugamano" continua Candia. "Siamo alla follia. Secondo la legge le spiagge libere dovrebbero essere almeno il 40% in ogni Comune, invece in tutta la Liguria, ci troviamo a dover penare per andare in spiaggia senza pagare: e spesso si tratta di fazzoletti di sabbia, magari alle foci dei torrenti, o di scogli. Ora pensano bene di levarci pure quelli. E' sempre più chiaro che la Liguria è in vendita, e i turisti ritenuti più importanti degli abitanti".
Balneari: Toti, polemica su scogli Liguria è surreale
"La polemica sugli scogli in Liguria è surreale, vogliamo utilizzare spazi inutilizzati sulle opere di difesa costiera per abbellirli, creare ricchezza e lavoro". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a margine dei lavori del Consiglio regionale replica alle critiche sull'abrogazione del divieto di sistemare ombrelloni, lettini e sdraio sulle opere di difesa costiera in Liguria ove le norme di sicurezza lo consentano. "Spazi per i turisti che ovviamente possano garantirne la sicurezza, senza togliere nulla a nessuno - ha detto Toti -. Chi contrappone qualcuno a qualcun altro lo fa in modo manicheo con una totale mancanza di proposte".
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