Un arsenale formato di armi da
guerra, tritolo, spolette per bombe a mano, 29 granate,
detonatori elettrici e a miccia, una Tokarev TT-33 cal. 7,62,
pistola di fabbricazione sovietica considerata una delle armi
più potenti al mondo corredata da 1.500 proiettili e tre
caricatori monofilari, ma anche armi da soft air, machete,
coltelli militari di fabbricazione sovietica, fionda
professionale, un 'mefisto'.
Tutto questo è stato sequestrato dalla Squadra mobile della
questura di Savona che ha arrestato un incensurato di 64 anni e
sua moglie, una cittadina albanese di 53 anni. Tutti e due sono
accusati di possesso di armi in concorso. L'uomo è stato
accusato anche di tentato omicidio aggravato perché nel
tentativo di opporsi alla perquisizione ha afferrato una
granata che fortunatamente non è esplosa. Un poliziotto è
rimasto ferito al torace. Tutto questo è successo in una casetta
a Stella, nel savonese.
Stamani, grazie a una sofisticata strumentazione, è stata
eseguita una ulteriore perquisizione sia nella viletta che nel
terreno circostante alla quale ha preso parte personale
specializzato del servizio Polizia Scientifica inviato dalla
direzione centrale dell'Anticrimine di Roma. Una parte del
materiale sequestrato, d'intesa con l'autorità giudiziaria, è
stato immediatamente distrutto in una cava della provincia.
L'indagine è coperta dal più rigido riserbo. Unico particolare
trapelato riguarda armi ed esplosivi che sono tutti di
fabbricazione bellica, nuovi e sarebbero stati importati
dall'Albania.
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