E' sorvegliato a vista Ousseynou Sy, l'uomo arrestato ieri dopo aver dato fuoco ad un bus su cui viaggiava una scolaresca, in una cella insieme ad altri detenuti nel carcere di San Vittore dove è stato portato intorno all'una della scorsa notte.
L'uomo, che subito dopo l'arresto era stato medicato in ospedale per ustioni leggere, ieri sera ha avuto solo il colloquio con il medico di guardia. Questa mattina, invece, incontrerà lo psichiatra, lo psicologo e l'educatore del reparto. Il comune di Crema si costituirà parte civile nel processo a carico di Ouesseynou Sy. Lo ha spiegato il sindaco, Stefania Bonaldi, precisando che l'amministrazione comunale "non ha alcun potere di controllo" riguardo le condizioni del personale di Autoguidovie con il quale è stato stipulato un contratto con una gara d'appalto a livello provinciale.
Ousseynou Sy questa mattina è stato trasferito nel reparto protetti quello per i detenuti che non possono stare insieme ad altri come i pentiti, sex offenders e coloro che hanno compiuto reati contro donne e bambini e tra gli altri anche gli ex appartenenti alle forze dell'ordine e altri. Il 47enne senegalese ha avuto in queste ore il colloqui con lo psicologo della casa circondariale in centro a Milano e appare tranquillo.
"Sono tornati a sorridere" una ventina tra i 51 ragazzini che stamani sono tornati alla scuola Vailati di Cremona. Lo ha spiegato il sindaco di Crema Stefania Bonaldi che aveva accanto a se la direttrice scolastica Cristina Rabbaglio. Le due donne hanno spiegato che, in questi frangenti, vengono spiegati ai ragazzi "i punti di forza" del loro comportamento in quel drammatico momento.
Il difensore di Ousseynou Sy, chiederà per il suo assistito una perizia psichiatrica. "E' doveroso - ha spiegato l'avvocato Davide Lacchini - a fronte dell'enormità del gesto e su questo anche la Procura concorda".
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