Il ferimento di un 32enne,
pregiudicato per stupefacenti e ricettazione, avvenuto la scorsa
notte a Milano, riaccende un faro sulla periferia Sud-Ovest
della città, dato che si colloca in un noto contesto
territoriale segnato da giri di spaccio. Le indagini della
Squadra mobile, però, al momento, sono ovviamente a tutto campo,
in attesa delle testimonianze dei presenti e delle risultanze
della Scientifica, senza escludere alcuna ipotesi compreso il
regolamento di conti per qualche lite avvenuta magari in
nottata.
Il quartiere dove è avvenuto quello che pare essere stato un
vero e proprio agguato, forse intimidatorio, è noto per lo
spaccio da molti anni, anche se non ha mai perso le sue
caratteristiche di zona residenziale di periferia, con
baricentro sulle fermate metropolitane di Inganni e Bisceglie.
Periferia Anni 80, oggi molto più tranquilla di un tempo,
nonostante alcuni punti caldi.
I casermoni dove sono stati sparati i colpi, in via Creta,
sono uno di questi 'punti' noti, nella zona, per i traffici poco
leciti, che spesso si volgono proprio tra le grandi colonne
portanti degli androni dei palazzi popolari, dove abitano
svariati pregiudicati. E proprio in uno di quei cortili, ieri
sera, si è rifugiato l'uomo ferito, che abita poco distante ma
non lì, e che era in compagnia di due ventenni anch'essi con
vari precedenti. Per terra sono stati trovati dieci bossoli, e
per il momento non ci sarebbero elementi che facciano pensare a
una sparatoria bensì, appunto, a un'azione unilaterale. Il
32enne (i suoi due amici sono illesi) è stato raggiunto a una
caviglia, forse di striscio, e le sue condizioni non sono gravi.
(ANSA)
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