Mimose e sorrisi alla clinica
Mangiagalli di Milano, per tutte le donne in attesa di
partorire, per le neomamme e ai loro bebè. Con una dedica
speciale, per le donne ucraine, e un messaggio chiaro: 'no war',
perché dove nasce la vita non c'è spazio per la guerra.
Un messaggio che rimbalza dalla clinica milanese all'ospedale
di Cremona, dove negli ultimi tre giorni sono nate cinque bimbe
e la sesta è in arrivo. I loro nomi raccontano storie di
coraggio e speranza. Queen stringe al seno la piccola Naomi, il
nome l'ha scelto il papà: è un personaggio della Bibbia,
significa gentilezza, gioia e delizia. Poche stanze più in là la
famiglia Kaur sta preparando le borse per tornare a casa.
Kuldeep - che da pochi mesi ha raggiunto il marito in Italia -
culla la piccola Ashnoor, 'luce di diamante', con la certezza
che "andrà tutto bene".
Gerta aspetta impaziente la nascita della sua bambina: "si
chiamerà Aurora - anticipa - sarà una nuova vita, anche per
me". Marta, in braccio la piccola Rachele, non nasconde la
preoccupazione per la guerra: "in passato la mia famiglia ha
preso in affido due fratelli bielorussi - racconta - siamo
ancora in contatto, mi hanno chiamata proprio ieri per avere
notizie sulla bambina". Ciò che resta è la speranza, "perché
possano vivere un mondo diverso". E poi Simona e Paolo, pronti
ad andare a casa con la piccola Agnese: "Quando sono rimasta
incinta non sapevo ancora che sarebbe accaduto tutto questo. La
pandemia, la guerra in Ucraina.. Ma - dice la neomamma - ci
siamo ributtati nella vita". "Pensare di mettere al mondo una
bambina nel 2022 non è semplice: speriamo - aggiunge Aurelia,
stringendo la piccola Antonia - che prenda tutta un'altra
piega...Che sia felice".
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