Da Milano, "città del carovita
lanciamo un appello al governo: il tema del salario è molto più
sentito qui, perché si fa fatica a trovare personale per
determinate postazioni": il segretario della Camera del Lavoro
di Milano Massimo Bonini ha scelto il primo maggio per lanciare
questo messaggio condiviso da tutti i sindacati confederali.
"Anche noi come Uil siamo impegnati perché ci sia un forte
recupero salariale su stipendi e pensioni: questo può avvenire
solo facendo buona contrattazione, ha spiegato il segretario
generale Uil Milano, Danilo Margaritella. Milano "è una città
cara, ma che può dare soluzioni ai giovani che devono essere in
grado di poter sostenere un affitto e condurre una vita
decente".
Un capitolo del patto per il lavoro appena firmato con il
Comune è dedicato proprio ai costi della città e a quello che
può fare l'amministrazione per intervenire. "Salari più congrui,
uniti a una fiscalità più equa e progressiva. Da qui può
emergere un rilancio del salario", è la ricetta di Margaritella
che spinge sul taglio del cuneo fiscale, "cosa che il governo
non ha fatto, e su un Irpef più progressiva". E comunque, quella
di oggi "non è tanto una giornata di festa - ha proseguito - ma
di riflessione. Non può essere una festa per chi non ha un
lavoro e per tutti coloro che non hanno rinnovato il contratto
nazionale".
Anche il segretario generale Cisl, Carlo Gerla, cita il patto
per il lavoro, con il quale "Milano deve tornare a competere con
le Regioni più importanti". Ma in città "è fondamentale non
lasciare nessuna persona in difficoltà: ci sono alcuni aspetti
fortemente innovati che vanno incontro ai cittadini - ha
concluso - mi riferisco in modo particolare allo smart working,
che abbiamo riscoperto nel periodo della pandemia".
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