Un altro brutto incidente a Milano e, ancora una volta, una ciclista rimasta gravemente ferita sulle strade del capoluogo lombardo, dove nel corso dell'anno si sono registrati cinque incidenti mortali che hanno visto coinvolti ciclisti e mezzi pesanti. Questo pomeriggio è stata una 55enne in bicicletta a essere investita da un'auto. L'impatto è avvenuto in via Ascanio Sforza all'altezza del civico 73 e, secondo i primi accertamenti svolti dalla polizia locale, la donna procedeva nella stessa direzione della Toyota che l'ha travolta da dietro. Soccorsa da un'ambulanza e un'automedica, la ciclista è stata trasportata in ospedale in codice rosso. Sul posto erano accorsi anche i vigili del fuoco, il cui intervento non è stato però necessario. Sulla dinamica dell'incidente è al lavoro la polizia locale. Procedeva nella stessa direzione del camion che l'ha tamponata e travolta, negandone il futuro, anche Francesca Quaglia, uccisa il 29 agosto mentre era in sella alla sua bicicletta in viale Caldara a Milano. Ad appena 24 ore dalla tragedia in cui ha perso la vita la 28enne, una donna ucraina di 42 anni è finita in ospedale in codice rosso. A colpirla, mentre pedalava in corso XXII Marzo, un palo che si è piegato dopo essere stato centrato da un'auto che aveva perso il controllo. Dopo i numerosi incidenti mortali che hanno coinvolto pedoni e ciclisti investiti da mezzi pesanti, un provvedimento della Giunta ha stabilito che dal primo ottobre a Milano sarà impedita la circolazione dei mezzi pesanti senza i sensori per la rilevazione dell'angolo cieco nello specchietto. La delibera modifica la disciplina di Area B, la ztl grande quasi come tutta la città, e impedisce il divieto di accesso per i mezzi a partire dalle 3,5 tonnellate non dotati di sistemi per la rilevazione. Sul tema della sicurezza stradale il ministro Matteo Salvini vuole parlare con il sindaco Beppe Sala: "è chiaro che Milano è una città straordinaria, la più bella del mondo, la mia, alla quale sono legato, ma è una città piccola, è stretta e non ha i vialoni di Parigi o le ciclovie del Trentino - ha detto il ministro - ne parlerò con il sindaco perché le vite vanno al di là del colore politico". "Io adoro andare in bicicletta laddove ci sono spazio e sicurezza, fare le piste ciclabili anche laddove le situazioni sono complicate - ha sottolineato Salvini - può essere un rischio per tutti".
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