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Stuprata a Milano, gip: 'L'arrestato ingannò il buttafuori'

Stuprata a Milano, gip: 'L'arrestato ingannò il buttafuori'

Disse all'addetto alla sicurezza che era la sua fidanzata

MILANO, 14 marzo 2024, 16:25

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Il 23enne arrestato per aver stuprato una 18enne, il 14 maggio dello scorso anno, in un parcheggio vicino alla discoteca Tocqueville, in pieno centro a Milano, dopo averla "caricata di peso" in auto, è riuscito anche ad "ingannare l'addetto alla sicurezza del locale", dicendogli che lei era la sua fidanzata, "in modo che lo lasciasse uscire dalla discoteca in compagnia della vittima e addirittura lo aiutasse a "caricarla" sulla macchina. Lo scrive il gip di Milano Mattia Fiorentini nell'ordinanza di custodia cautelare emessa a seguito delle indagini dell'aggiunto Letizia Mannella e del pm Alessia Menegazzo, condotte dalla Squadra mobile. Giudice che mette in evidenza nel provvedimento la "freddezza dimostrata" dal giovane "nell'esecuzione della violenza sessuale verso una vittima inerme", abusata mentre era in condizioni di "inferiorità", perché aveva bevuto molto ed era "del tutto priva della lucidità necessaria per esprimere il proprio consenso".
    Agli atti anche il racconto, con la denuncia, della ragazza, la quale ha messo a verbale che il 23enne, incontrato nella discoteca quella notte, "mi ha subito detto di seguirlo ma io ho detto di no (...) da quel momento l'unico ricordo che ho è che faticavo a reggermi in piedi".
   

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