A Milano nuove regole per i
concessionari della Galleria Vittorio Emanuele II a salvaguardia
del decoro e dell'identità del Salotto dei milanesi. Le
disposizioni, come spiega il Comune in una nota, sono state
stilate dalla Sovrintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
della Città Metropolitana di Milano dopo un confronto con
Confcommercio e con il Comune di Milano.
"Per assicurare la coerenza materiale, morfologica,
tipologica e cromatica degli elementi che compongono i prospetti
più caratterizzati, sotto il profilo architettonico, della
Galleria, in particolare, i fronti affacciati verso la crociera
interna e verso i Portici Settentrionali di piazza Duomo - si
legge nel provvedimento -, si è ritenuto utile stabilire nuove
linee di indirizzo, quale strumento di riferimento pratico per i
progettisti, gli esercenti ed i funzionari pubblici preposti
alle istruttorie delle richieste di autorizzazione per
interventi di trasformazione".
Le nuove disposizioni si articolano in dieci principali
capitoli e riguardano serramenti, insegne, arredi interni ed
esterni, tende, uso di materiali, luci e colori, procedure
autorizzative, iniziative di promozione commerciale. Saranno
applicate a tutte le istanze dei concessionari non ancora
autorizzate dalla Sovrintendenza e saranno inserite nei prossimi
bandi di gara per gli spazi in Galleria.
"La Galleria è un luogo unico che da oltre 150 anni
accompagna con la sua eleganza la storia della città - dichiara
l'assessore alle Risorse finanziarie, economiche e patrimoniali,
Emmanuel Conte -. Per questa vetrina internazionale
l'Amministrazione ha un progetto ampio, che comprende la sua
valorizzazione storica e artistica, la salvaguardia di un mix
funzionale che la renda vissuta da tutti, dalle prime ore del
mattino alla sera tardi, e una utilità per tutti i milanesi
grazie alle risorse che offre per i servizi alla città".
"Le nuove regole sulla Galleria - afferma Pier Galli,
consigliere delegato dell'Associazione Salotto di Milano,
Confcommercio Milano - valorizzano l'immagine coordinata delle
attività commerciali a tutela di questo bene monumentale
patrimonio della città".
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