Il
Comune di Appignano del Tronto è l'unico in provincia di Ascoli
Piceno ad avere per il suo unico edificio scolastico un
certificato di vulnerabilità sismica. Una scelta fatta fra il
2012 e il 2013 dalla giunta all'epoca guidata dal sindaco
Nazzarena Agostini (lista civica di sinistra) che oggi rivendica
quella scelta, che scatenò non poche polemiche in paese.
"Dopo la strage del terremoto di San Giuliano di Puglia nel
2002, quando morirono tanti bambini - ricorda - mi ero
ripromessa che avrei fatto tutto quanto in mio potere per
mettere in sicurezza la nostra scuola, a costo di accendere un
mutuo, visto che il Governo pur imponendo i certificati di
vulnerabilità non stanziò i fondi necessari". La strada fu
invece un'altra e al Comune non costò praticamente nulla.
"Spendemmo intorno ai 40 mila euro, ottenuti grazie al decreto
del Fare di Letta. Ma con uno stratagemma: bisognava raggiungere
un certo punteggio per ottenere il finanziamento e il solo
adeguamento sismico non sarebbe bastato. Per cui - spiega l'ex
sindaco - aggiungemmo altre migliorie, guadagnando il punteggio
necessario e con esso il finanziamento". "Il nostro edificio
scolastico è composto da due edifici e decidemmo di spostare
tutti i bambini in uno dei due, con disagi e qualche protesta di
troppo. I tecnici suggerirono delle prescrizioni per migliorarlo
dal punto di vista della resistenza sismica e lo abbiamo fatto"
conclude Nazzarena Agostini.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA