"È sconcertante constatare come
l'unico pensiero del centrosinistra e degli esponenti del Pd sia
ormai rivolto esclusivamente agli immigrati irregolari, e
ovviamente anche Ceriscioli ha deciso di unirsi a quel gruppo di
governatori in drammatica crisi di consenso che intendono fare
ricorso al Decreto Sicurezza nel disperato tentativo di trovare
una bandiera ideologica a cui aggrapparsi per nascondere la loro
inconsistenza e il loro smarrimento politico. Gli italiani però
hanno già pesantemente punito questo atteggiamento e fra pochi
mesi anche nelle Marche gli elettori potranno esprimersi sui
fallimenti del Pd". Così il sen. Paolo Arrigoni, responsabile
della Lega Marche, commenta le dichiarazioni del presidente
della Regione Marche Luca Ceriscioli sull velutazioni in merito
ad un eventuale ricorso alla Corte Costituzionale sul Decreto
Salvini.
"Per difendere questa battaglia di partito Ceriscioli non
esita a mentire spudoratamente sull'assistenza sanitaria -
incalza Arrigoni -, ma se avesse letto il Decreto saprebbe
innanzitutto che i richiedenti asilo continueranno a beneficiare
degli stessi servizi di accoglienza e di assistenza, delle cure
mediche e dei servizi scolastici per i minori". "La verità è che
il Pd è proprio allergico ai temi del rigore e della sicurezza,
tanto da averci lasciato in dote la presenza di almeno 700mila
presunti profughi, in maggioranza clandestini" insiste il
senatore leghista. "Grazie all'azione del ministro Salvini -
aggiunge - quest'anno sono arrivate in Italia solamente 21mila
persone: sono numeri che finalmente potranno permettere una
seria politica di rimpatri per la quale sono stati stanziati
nuovi fondi, consentendo al nostro Paese di tornare alla
normalità dopo una lunga gestione scellerata dell'immigrazione
targata Pd e di cui tutti paghiamo le conseguenze". "Ciò che è
peggio però - seguita Arrigoni - è che, anziché occuparsi dei
problemi che affliggono le Marche, dalla mancata ricostruzione
post sisma al problema occupazionale, fino alle difficoltà di
accesso al credito delle piccole e medie imprese e ad un Pil
regionale che vede le Marche in terzultima posizione in Italia,
Ceriscioli e la sua maggioranza preferiscono usare i soldi dei
cittadini per inutili e costose spese legali per un ricorso
strumentale alla Corte Costituzionale. Ricordo a questi signori
che il presidente della Repubblica, garante della nostra
Costituzione, ad inizio dicembre ha firmato il Decreto che,
oltre ad una gestione più attenta e rigorosa dell'immigrazione,
prevede anche nuove norme per una più efficace lotta alla mafia
e tante misure sulla sicurezza che gli italiani aspettavano.
Davvero non si capisce quindi - conclude - su quali basi gli
esponenti del Pd parlino di costituzionalità del Decreto Salvini
se non nel contesto delle chiacchiere da bar".
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