E' di circa 40 mila euro l'importo del 'prezzo' della corruzione contestato per ora dalla Procura di Ancona - procuratore aggiunto Valentina D'Agostino e pm Ruggiero Dicuonzo coordinati dal procuratore Monica Garulli - a Simone Bonci, 46 anni, geometra istruttore del Comune di Ancona finito in carcere per l'accusa di corruzione aggravata, mentre 4 imprenditori sono ai domiciliari nell'inchiesta "Ghost jobs" su presunti appalti aggiustati e lavori 'fantasma' tra il 2018 e quest'anno. Il geometra avrebbe ricevuto materiale per un bagno e oggetti hi tech (tra cui una videocamera). Eseguite 10 perquisizioni e altre 30 persone risultano indagate a vario titolo, tra cui quattro assessori, per abuso d'ufficio, falso materiale e ideologico in atto pubblici, turbata libertà degli incanti e in materia ambientale, truffa aggravata e rifiuto atti d'ufficio. Gli inquirenti parlano di "indagini in fase embrionale" e di "responsabilità penale personale" ma intanto sono finiti nel mirino molti appalti dell'ultimo anno.
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