La Regione Marche ha individuato
una serie di ospedali e reparti 'no Covid' dedicati
esclusivamente a pazienti non affetti da coronavirus, con una
integrazione al piano di organizzazione della sanità regionale.
Si tratta dei nosocomi di Urbino, Fano, Fabriano, specifiche
aree operative dell'Ao Ospedali Riuniti di Ancona e della
struttura di Macerata, Amandola e Ascoli Piceno. Le strutture,
informa la Regione, sono finalizzate a garantire le risposte ai
bisogni sanitari tempo-dipendenti e, in ogni caso, a tutte le
attività rivolte a pazienti Covid-19 negativi, non
procrastinabili per motivazioni cliniche (cardiovascolari,
cerebro-vascolari, traumatologici, oncologici indifferibili).
Tutti gli altri ospedali pubblici del Servizio Sanitario
regionale sono tenuti a garantire le necessarie attività
assistenziali per pazienti Covid-19 positivi. Il Punto Nascita
dell'ospedale di Civitanova Marche garantirà percorsi sicuri ed
isolati, oltre a supporto specialistico infettivologico,
dedicati alle donne in gravidanza, positive per Covid-19, che
necessitano di ricovero in ambiente ostetrico-ginecologico.
Tutti gli enti del Servizio sanitario regionale sono tenuti a
garantire esclusivamente le attività improcrastinabili, mentre
vanno rinviate le attività assistenziali programmate.
Riprogrammate anche le prestazioni ambulatoriali specialistiche
differite e programmate. Sospeso temporaneamente anche il Malus,
cioè la sanzione che colpisce chi non si presenta ad una
prestazione prenotata e confermata. Infine la delibera
regionale ha stabilito che, mantenendo il laboratorio di
riferimento regionale dell'Aou Ospedali Riuniti di Ancona per la
diagnosi molecolare del coronavirus, riconosciuto come
pienamente affidabile dall'Iss, gli altri enti del Ssr potranno
dotarsi autonomamente di analizzatori per test Covid-19, nel
rispetto degli standard di qualità stabiliti a livello nazionale
e con l'inserimento degli esiti nella nuova piattaforma
regionale.
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