Chiuso domenica scorsa il reparto
di "Terapia Intensiva 2", e smontato il posto medico avanzato da
campo della Marina Militare, l'Ospedale Carlo Urbani di Jesi si
appresta a un lento ritorno alla normalità dopo due mesi di
emergenza Covid-19. Oggi nella struttura c'è solo un paziente in
terapia intensiva, 11 i ricoveri in reparti non intensivi. Così
il Tribunale per la difesa del malato e il Comitato difesa
Ospedale di Jesi esprimono soddisfazione "per la ripresa delle
attività chirurgiche per dare risposta a tutti quei cittadini
che da mesi sono in lista di attesa per un intervento".
Le associazioni auspicano che riprenda a funzionare anche la
Day Surgery (la chirurgia a ciclo breve) per abbattere le liste
di attesa chirurgiche sui piccoli interventi. "Siamo vigili -
proseguono - affinché, in caso di ritorno del virus, il 'Carlo
Urbani' non sia trasformato nuovamente in una 'Covideria' come è
avvenuto, privato completamente della sua attività ordinaria".
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