"Ci sono momenti in cui il Paese si
deve ritrovare unito. La Festa della Repubblica è uno di
questi". Lo ha detto il sindaco di Pesaro e presidente nazionale
di Ali-Autonomie locali italiane Matteo Ricci dopo le
celebrazioni in forma ridotta per il 74esimo anniversario della
nascita della Repubblica italiana. "E' un giornata importante,
che sottolinea una scelta democratica decisiva. Ed è anche un
modo per fare sentire il Paese e la città uniti dopo tanto
dolore e sofferenza. Per questo . ha sottolineato -, in una fase
di ripartenza, stridono le manifestazioni politiche di una
parte: oggi è la festa di tutta Italia, giustamente Mattarella
lo ha richiamato nel suo appello", "Va ritrovata la forza che
abbiamo avuto nel dopoguerra per rinascere e ricostruire,
cercando di tenere unito il più possibile il Paese - ha aggiunto
-. Solo così ce la faremo: è una delle fasi più difficili della
nostra storia. Ma attraverso l'unità e la solidarietà dobbiamo
assolutamente ritrovare la forza di andare avanti. Per fortuna
abbiamo un grande presidente della Repubblica, che in ogni
passaggio istituzionale dà la spinta necessaria al Paese" ha
concluso Ricci. La cerimonia si è svolta senza formazioni
militari e senza il picchetto d'onore, con l'esecuzione del
cerimoniale dell'alzabandiera e la lettura del messaggio del
presidente della Repubblica da parte del prefetto Vittorio
Lapolla. Poi la deposizione di una corona a Sant'Ubaldo, con la
preghiera dell'arcivescovo Piero Coccia. Presenti anche il
presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, il presidente
della Provincia Giuseppe Paolini e il sindaco di Urbino Maurizio
Gambini. Schierati i gonfaloni della Provincia, dei Comuni di
Pesaro e di Urbino e delle Associazioni combattentistiche e
d'arma.
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