Sperimentatore di varie forme
musicali, Franco Battitato, morto oggi a 76 anni in Sicilia, si
cimentò anche con l'opera lirica, o meglio con opere musicali
che uniscono parti cantate e parti recitate: Genesi, Gilgamesh,
Telesio e il Cavaliere dell'Intelletto i 4 titoli che vengono
considerati appartenenti al genere. Ed è proprio l'autore di
opere liriche che viene pianto dalla Fondazione Pergolesi
Spontini: "il Teatro Pergolesi di Jesi fu la sua 'casa', insieme
a Manlio Sgalambro, con la prima scenica della sua opera Il
Cavaliere dell'Intelletto dedicata a Federico II di Svevia". Un
lavoro, su libretto del filosofo Manlio Sgalambro, composto in
occasione dell'ottavo centenario della nascita dell'imperatore
Federico II, nato appunto a Jesi nel 1194, su commissione della
Regione Sicilia. Rappresentata in prima assoluta nella
Cattedrale di Palermo nel 1994, nello stesso anno fu presentata
in prima rappresentazione teatrale al Teatro Pergolesi di Jesi.
Il Cavaliere dell'Intelletto, ricorda la Fondazione, fu il primo
atto di un lungo e inossidabile sodalizio tra Battiato e il
filosofo e paroliere siciliano (scomparso nel 2014). Seguendo il
filo biografico dell'imperatore e della sua epoca, l'opera
ricostruiva l'architettura mentale di Federico, i suoi interessi
culturali e la sua concezione del potere. Tra canto, danza e
recitazione, con la regia di Manlio Sgalambro e la direzione
d'orchestra di Marco Boni sul podio dell'Orchestra Filarmonica
Marchigiana, lo spettacolo vedeva la partecipazione dello stesso
Battiato, del soprano Cristina Barbieri e del basso Antonio
Marani, e degli attori Toni Servillo, Alessandro Vantini, Tania
Rocchetta, Giancarlo Ilari. Coreografa era Raffaella Rossellini,
pure in scena tra i danzatori. Filippo Maria Bressan maestro del
coro Athestis Chorus di Padova.
L'opera, discograficamente mai pubblicata (fu pubblicata la
partitura, di Casa Musicale Sonzogno) ebbe numerose repliche e
di successo: dopo Jesi anche al Teatro Rendano di Cosenza, al
teatro Municipale di Piacenza, nella Corte Malatestiana di Fano,
nel teatro Regio di Parma, nel teatro Vittorio Emanuele di
Messina, nel teatro Comunale di Modena e nel teatro Comunale di
Carpi.
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