Un presidio di lavoratori ha manifestato questa mattina davanti all'ingresso della Fincantieri, al porto di Ancona. Dalle 5:30, inizio del primo turno, fino allo 8:30, una cinquantina tra operai di ditte in subappalto che lavorano all'interno del maxi cantiere navale e dipendenti diretti sono rimasti fuori senza entrare al lavoro perché contrari al Green pass, divenuto da oggi obbligatorio sui luoghi di lavoro.
"Non è detto che tutti non avessero la certificazione - spiega Tiziano Beldomenico della Fiom Cgil -, qualcuno magari la aveva ma non è d'accordo con questo obbligo per lavorare e ha partecipato al presidio in solidarietà ai colleghi. Come sindacato ci siamo battuti e ci stiamo battendo per far avere ai lavoratori l'opportunità di fare tamponi a carico dell'azienda, con un presidio di farmacisti fuori dal cantiere e a prezzi convenzionati più bassi ma da parte di Fincantieri non c'è apertura su questo".
Chi oggi non è entrato al lavoro rimarrà senza stipendio.
Nessun licenziamento, ma solo la sospensione dal lavoro per assenza ingiustificata. Gli operai hanno poi raggiunto via Mattei per partire in corteo e arrivare alla manifestazione in programma davanti alla Prefettura, in piazza del Papa. Se alla Fincantieri la proposta di allestire gazebo esterni per fare i tamponi a prezzo calmierato è stata bocciata è arrivata invece una apertura da parte dei cantieri Crn. "Ci hanno detto che dalla prossima settimana organizzeranno gazebo in uno spazio esterno - dice Beldomenico - per tamponi che delle farmacie delegate faranno sul posto al costo di 5 euro".
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