"Ancora una volta il mondo della
giustizia non riesce a tenere il passo con l'evoluzione della
società che progredisce anche durante una crisi pandemica grave
come quella che stiamo vivendo dal 2020. Sintomo di ciò è la
decisione di celebrare questo evento solenne con le medesime
restrizioni adottate un anno fa". A sottolinearlo è la Camera
Penale di Ancona, presieduta dall'avv. Francesca Petruzzo, a
proposito delle modalità stabilite dalla Corte d'Appello per la
cerimonia di inaugurazione dell'Anno giudiziario 2022 nelle
Marche. "Anche quest'anno la Giustizia - lamentano i penalisti
anconetani - celebra l'inizio del nuovo anno allontanando i
cittadini e tenendo a distanza gli Avvocati che sono
rappresentati dal solo Presidente dell'Ordine di Ancona".
"Anche questo nuovo Anno giudiziario - osserva la Camera
Penale - si apre condizionato dalle problematiche connesse alla
pandemia che ci affligge da due anni". Ma come informa la Corte
nel proprio sito istituzionale "anche quest'anno si è ritenuto
di contemperare le esigenze di prevenzione della diffusione del
contagio con il carattere pubblico dell'evento, imponendo ancora
una volta la celebrazione della cerimonia con le identiche
modalità adottate lo scorso anno.
Eppure la situazione sanitaria è modificata. - ricordano le
toghe - Benché il numero dei contagi sia più alto di quello
dello scorso anno, la vaccinazione di quasi il 90% della
popolazione ha consentito ai cittadini italiani di riacquistare
larga parte di quelle libertà e di quei diritti
costituzionalmente garantiti che un anno fa erano stati
fortemente e giustamente compressi". E dunque, afferma la Camera
penale di Ancona, "ancora una volta, il mondo della giustizia
non riesce a tenere il passo con l'evoluzione della società che
progredisce...".
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