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Ucraina: Julia, è una guerra tra fratelli, dolore immenso

Ucraina: Julia, è una guerra tra fratelli, dolore immenso

33enne a Treia. Sindaco, le ho detto che può fra venire famiglia

TREIA, 27 febbraio 2022, 18:51

Redazione ANSA

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"Sono molto in pensiero, è una situazione surreale e incredibile. Mia madre, una mia sorella, alcuni dei miei zii e cugini sono a Odessa e cerco di essere in contatto con loro, ma anche sentirci non è sempre semplice. Sono in continua ansia. Ho due nipoti, di 24 e 25 anni che sono stati arruolati. Gli altri, invece, quando suona la sirena cercano tutti di nascondersi in una sorta di bunker e proteggersi dai bombardamenti". Lo ha raccontato Julia Schevchenko, 33enne ucraina, a Franco Capponi, il sindaco di Treia (Macerata), il piccolo centro del Maceratese dove vive da tempo, insieme al figlio di 9 anni. Capponi le ha telefonato per esprimere conforto e interessamento, anche a nome dell'amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza. Quasi tutta la famiglia di Julia è in Ucraina: "non pensavano che le truppe russe avrebbero invaso tanti territori. Questa mattina sentivo che la situazione sta ulteriormente peggiorando, Putin non è contento di non essere riuscito a prendere ancora nessuna città ucraina, perché stanno facendo resistenza e potrebbero iniziare attacchi dal mare. Muoiono tante persone, non solo militari, anche civili, sono davvero preoccupatissima. Ho un'altra sorella che abita in Russia - ha aggiunto -. Questa è una guerra tra fratelli, un dolore immenso". Julia ha spiegato che la sua famiglia "abita a 700 chilometri dalla frontiera, non è facile riuscire a spostarsi, le strade sono tutte chiuse e occupate dai carri armati". Il sindaco Capponi ha offerto aiuto alla giovane donna e alla famiglia dicendosi pronto ad accoglierli a Treia: "ringrazio tanto la disponibilità e la vicinanza che mi sono state dimostrate - ha detto Julia -, in questo momento è difficile tutto per cui anche muoversi da lì è praticamente impossibile, non so come finirà". Intanto anche Treia ha voluto pubblicare l'immagine della notizia della bambina nata nella metropolitana-rifugio di Kiev: una luce di speranza e di vita in una situazione drammatica.
   

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