Cerimonia per il 25 aprile
con molti giovani al Sacrario di Colle San Marco di Ascoli
Piceno, città medaglia d'oro al valore militare per la lotta
partigiana, perché fu la prima a ribellarsi ai nazifascisti.
"Anche quest'anno commemoriamo i giovani valorosi che hanno dato
la vita per difendere i pace, democrazia, libertà, i valori
fondanti della nostra Costituzione - ha detto il sindaco Marco
Fioravanti -. Oggi il principio della libertà non è scontato,
per questo rivolgiamo un pensiero anche ai nostri fratelli
ucraini". Il presidente dell'Anpi di Ascoli Pietro Perini ha
parlato di "bruttissima guerra" a proposito dell'invasione
dell'Ucraina, "ma - ha sottolineato - dimentichiamo che la
guerra non ci ha mai abbandonato, ci sono più di 50 conflitti
attivi in giro per il mondo che hanno già prodotto più di 5
milioni di morti. Di questi conflitti si parla poco, insomma ci
sono guerre di serie A e di serie B, così come ci sono profughi
di serie A e di serie B, basta pensare alla diversa accoglienza
data agli ucraini e a chi fugge dai conflitti africani o
mediorientali. Dobbiamo vedere tutto in un contesto più ampio -
ha concluso -, noi facciamo parte dell'umanità".
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