"Senza Resistenza non c'è la Pace".
Lo ha ricordato il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, in occasione
delle celebrazioni del 77esimo anniversario della Liberazioni,
sottolineando che "i valori con i quali siamo cresciuti, siano
gli stessi che oggi il popolo ucraino sta difendendo:
democrazia, uguaglianza e libertà. Valori che vanno rinnovati
quotidianamente". Tanta la partecipazione questa mattina per la
cerimonia del 25 aprile: "camminando fino a Monumento della
resistenza abbiamo capito quanto vale la libertà - ha detto
Ricci -. Giornate come queste sono fondamentali per ringraziare
chi ha perso la vita per la libertà e la democrazia". Allora,
come oggi, "non si può distinguere il mondo tra buoni e cattivi.
Ma non si può essere imparziali davanti all'invasione, ai
bombardamenti, ai massacri di uno Stato sovrano. Chi crede nei
valori della Resistenza non può che stare dalla parte del popolo
che resiste". Fondamentale il tema dell'accoglienza: "il grido
d'aiuto che è arrivato dal popolo ucraino non poteva farci
girare dall'altra parte. Dobbiamo continuare ad aprire le nostre
porte a coloro che scappano e integrarli nella nostra realtà".
Ricci ha citato anche Diana, la piccola pianista ucraina che
oggi, scappata da Kharkhiv, può continuare a studiare al
Conservatorio di Pesaro: "nei suoi occhi, abbiamo rivisto la
voglia di vivere". Inoltre "vogliamo dare una mano ai sindaci
che sono sotto le bombe: oggi negli aiuti, domani nella
ricostruzione". "Se l'obiettivo di Putin era quello di dividere
l'Europa, non c'è riuscito - ha detto ancora -. Dopo due mesi di
massacri la novità è che lui quella guerra non può vincerla,
grazie alla resistenza ucraina, alle sanzioni e all'aiuto
arrivato dall'occidente". Ma per non prolungare il conflitto
"pur stando dalla parte giusta dobbiamo cercare spiragli per un
accordo di pace, pragmatico e concreto. L'Europa ha un ruolo
importante".
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