"Ribadiamo che Civitanova Marche
non è una città razzista e tantomeno indifferente o insensibile
e che il gesto di una persone non può essere accomunato alla
nostra comunità che è sempre stata accogliente, ospitale e
aperta e ha sempre lavorato per la pacifica convivenza". Così il
sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica che, insieme al
vice sindaco, partecipa al corteo di solidarietà alla famiglia
di Alika Ogorchuckwu, il venditore ambulante nigeriano ucciso in
strada il 29 luglio dopo che aveva chiesto l'elemosina.
"La manifestazione unisce tante etnie, soprattutto la
comunità italiana sotto un'unica bandiera che è quella della
pace: - afferma Ciarapica - oggi condanniamo ogni gesto di
violenza, questo fatto atroce che c'è stato. Ribadiamo che
Civitanova Marche non è una città razzista e tantomeno
indifferente o insensibile e il gesto di una persone non può
essere accomunato alla nostra comunità che è sempre stata
accogliente, ospitale e aperta e ha sempre lavorato per la
pacifica convivenza".
"Ci siamo immediatamente attivati, dal giorno successivo,
costituendo un fondo per dare un aiuto immediato alla famiglia
di Alika - ricorda il sindaco rispondendo ai cronisti a margine
della manifestazione - per consentire il pagamento delle spese
funerarie; allo stesso tempo stiamo lavorando con il Comune di
San Severino Marche (dove risiede la famiglia del 39enne ucciso,
ndr) per mettere in atto azioni al fine di dare un aiuto
prolungato nel tempo. Non dimentichiamo Alika, la sua famiglia e
suo figlio Emmanuel".
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