"Risorse immediate per il
ripristino di infrastrutture". Le chiede la capogruppo M5s in
Consiglio regionale che "porta" in Assemblea "la voce dei
sindaci per definire meglio il quadro delle priorità". "Il
ripristino di strade e altre infrastrutture strategiche per i
servizi - afferma Ruggeri - è un'urgenza indifferibile nelle
aree dell'alluvione" La capogruppo M5s ha depositato una
proposta per attivare la giunta marchigiana nei confronti di
"Governo ed enti territoriali coinvolti", sollecitando
"provvedimenti specifici e finanziamenti rapidi".
"La mozione nasce dal confronto con alcuni sindaci delle zone
colpite: - riferisce - Alberto Alessandri di Cagli, che è
inoltre il presidente della locale Unione montana, Simona
Guidarelli di Pergola e Alessandro Piccini di Cantiano. "Altri
interventi urgenti - prosegue Ruggeri - sono già stati
individuati da analoghe proposte di alcuni colleghi consiglieri
regionali, di conseguenza li considero dati acquisiti. Mi
riferisco in particolare alla richiesta di sostegni a fondo
perduto e alla sospensione del contributo di bonifica. Mi sono
invece concentrata sul celere ripristino di strade e altre
infrastrutture strategiche per evidenzare un'ulteriore priorità,
con l'intenzione di contribuire a un quadro completo delle
esigenze riguardanti il post alluvione. Credo che il Consiglio
si orienterà verso una risoluzione riassuntiva delle diverse
proposte e un atto condiviso mi sembra il modo migliore per
affrontare una questione di tale portata".
L'intervento di Ruggeri invita la giunta a farsi carico in
senso complessivo "delle richieste e delle proposte avanzate dai
sindaci dei Comuni che sono stati investiti dall'alluvione del
15 settembre scorso". Un disastro, ricorda nella mozione, che ha
riguardato un vasto territorio nelle province di Ancona e
Pesaro-Urbino, provocando lutti, danni enormi e il rischio
concreto che intere zone, in particolare le più interne, siano
condannate a soffrire di un divario ancora più ampio rispetto
alla costa. "Il processo di spopolamento già in atto - conclude
Ruggeri - sarebbe acuito da un'eventuale paralisi della vita
sociale ed economica, se la rete delle infrastrutture non fosse
ripristinata in tempi celeri".
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