Respinta del Consiglio regionale
delle Marche la mozione di sfiducia presentata da Pd e M5s,
contro l'assessore alla Protezione civile Stefano Aguzzi (FI),
non perché una sua diversa condotta avrebbe mutato il quadro dei
fatti, ma in relazione a una presunta "responsabilità morale e
gestionale" per la situazione creatasi la sera dell'alluvione
nel Senigalliese e Pesarese il 15 settembre. Nove i voti
favorevoli alla sfiducia (dem e 5s), 19 i contrari.
Il voto è arrivato dopo un lungo dibattito tra i consiglieri,
nel quale è intervenuto anche Aguzzi e concluso dal presidente
della Giunta Francesco Acquaroli. Tra gli addebiti mossi da Pd e
M5s l'arrivo dell'assessore quella sera alla Sala operativa
unificata permanente solo dopo mezzanotte mentre il disastro
meteorologico e idrogeologico stava maturando "dalle 17", perché
- contestano - impegnato in un evento della propria campagna
elettorale per le Politiche a Senigallia.
Acquaroli ha rinnovato "stima e vicinanza a Aguzzi",
sottolineando come nelle opposizioni sia prevalsa una "scelta
politica". Il presidente ha ricordato il proprio appello, a
inizio mandato, "a collaborare e cercare soluzioni. Su un dramma
mi aspettavo atteggiamento diverso, anche critiche, ma ho
sentito l'acredine travalicare la giusta discussione". Ha
ricordato come la giunta abbia modificato la struttura di
Protezione civile ma non le procedure: "le abbiamo trovate così
e ora dobbiamo verificarle, insieme alla Protezione civile
nazionale. Gli uffici studiano per riformarle alla luce di
quanto accaduto la sera del 15 settembre".
"E' stato fatto quello che era dovuto e possibile in
relazione all'eccezionalità dell'evento - ha ribadito Aguzzi -
per la previsione, per l'allerta data, prevista in quel modo dai
tecnici, e dalla gestione in momenti drammatici, di
difficilissima interpretazione. Situazioni davvero eccezionali".
"Ci sono anche indagini in corso - ha ricordato a proposito dei
fascicoli aperti dalla magistratura - Basta una parola o una
virgola nel posto sbagliato per essere chiamati in causa. So che
in mezzo a voi, non tutti, c'è chi punta a questo: a tenere alta
l'attenzione su questo fronte. Non si può strumentalizzare su
fatti così delicati".
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