"Le istituzioni sono chiamate a
difendere il concetto di umanità". Così il prefetto di Ancona
Darco Pellos durante la cerimonia di consegna delle medaglie
d'onore ai militari e civili deportati ed internati nei lager
nazisti a Palazzo del Governo nel Giorno della Memoria.
Riferendosi alla guerra in Ucraina e ringraziando per la sua
presenza Zhaklin Bachynska, della Comunità Ucraina Marche, il
prefetto ha sottolineato che il Giorno della Memoria deve
"ricordarci che abbiamo un compito fondamentale: la solidarietà
fra esseri umani, in un momento nel quale la violenza di una
nazione che territorialmente ne aggredisce un'altra si aggiunge
alla violenza in altre parti del mondo", alla violenza alla
donna che "viene mortificata e limitata dove i diritti civili
non vengono presi in considerazione". "La democrazia europea -
ha aggiunto - ha il compito fondamentale di essere custode di
questi valori, della solidarietà, del reciproco riconoscimento
di pari diritti civili e sociali". Il prefetto ha anche
ringraziato le forze dell'ordine per il contributo in occasione
dello sbarco dei migranti al porto di Ancona con le navi
umanitarie Ocean Viking e Geo Barents. Al termine della
cerimonia è stata inaugurata la mostra 'I volti della Memoria'
dello scultore Angelo Melaranci, visitabile presso la Sala del
Pianoforte della Prefettura di Ancona, dal 30 gennaio al 4
febbraio. Romano di origine, marchigiano di adozione, Melaranci,
capo reparto dei vigili del fuoco presso il comando provinciale
di Ancona, ha realizzato le sue sculture partendo dalla storia
di Ferdinando Valletti, deportato nel 1944 poco più che ventenne
e sopravvissuto ai lager, raccontata dalla figlia Manuela
Valletti. Il padre fu caricato su un treno merci alla Stazione
di Milano, diretto al campo di concentramento di Mauthausen, in
Austria, e poi a quello di Gusen, dopo aver partecipato ad uno
sciopero generale. All'epoca lavorava all'Alfa Romeo e si salvò
grazie alla sua passione per il calcio, parlandone con le Ss, si
legge in una presentazione di Agnese Piccioni, laureata in Beni
Culturali.
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