"Non può essere un contratto di
marketing a compromettere l'immagine dell'aeroporto e
l'importanza del risultato rappresentato dai voli di continuità
territoriale". Più volte evocato in questi giorni di querelle
sui voli dell'Aeroporto delle Marche, il presidente della
Regione Marche Francesco Acquaroli, titolare delle deleghe al
turismo e alle gradi infrastrutture (porto, aeroporto
interporto), ha fatto conoscere la sua opinione con un video su
Facebook. Il governatore ha ribadito l'importanza dello scalo,
che nel 2023 ha superato il mezzo milione di passeggeri, nella
strategia di crescita e sviluppo del territorio: "è stato un
anno record per il turismo straniero - ha sottolineato - che ha
raggiunto quello italiano". Un risultato che "ci rende
orgogliosi del lavoro fatto e della grande capacità attrattiva
dell'aeroporto che ha percentuali di riempimento degli aerei
molto elevate". Un'altra grande opportunità è rappresentata di
voli di continuità territoriale, le rotte su Roma, Milano e
Napoli, concesse con un bando dell'Enac e che la Regione
cofinanzia con 3 milioni e 100mila euro. Un "grande risultato"
che non va minimizzato "per alcuni voli cancellati. I voli di
continuità territoriale - ha insistito - sono un servizio
pubblico, un'opportunità per il territorio, perché abbattono le
distanze con le principali città italiane e rendono le Marche
più attrattive". Il contratto di marketing sottoscritto da Atim
e Aeroitalia, "non ha niente a che vedere con questi
collegamenti, che vanno difesi" anche contr una certa
"disinformazione" che si è creata. "Con i voli cancellati e le
polemiche si rischia di compromettere il risultato che abbiamo
ottenuto". Per i disservizi nei voli, "abbiamo scritto a Enac
che ha convocato un tavolo per richiamare tutti al rispetto del
bando della continuità territoriale". Non si tratta solo
dell'aeroporto, ma di "un percorso di crescita fondamentale".
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