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L'Università di Camerino studia la resistenza delle zanzare

L'Università di Camerino studia la resistenza delle zanzare

All'ateneo 1,5 milioni, progetto coordinato dal professor Favia

CAMERINO, 03 luglio 2024, 12:51

Redazione ANSA

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La ricerca sul controllo delle malattie infettive trasmesse dalle zanzare permette all'Università degli studi di Camerino (Unicam) di aggiudicarsi un finanziamento di circa 1,5 milioni di euro. Si tratta di fondi erogati dai bandi a cascata, nell'ambito del Partenariato esteso Pnrr su "Malattie infettive emergent, coordinato dalla Fondazione Inf-Act presieduta dal professor Federico Forneris dell'Università di Pavia, in particolare dallo spoke 2 che si occupa di malattie infettive trasmesse da insetti vettori.
    Il progetto in questione ha come titolo "Sympathry-Decrypting the symbionts-vectors-pathogens trilogy: new efficient tools for monitoring and control" ed è coordinato dal professor Guido Favia, prorettore alla ricerca e docente della Scuola di bioscienze e medicina veterinaria dell'Università di Camerino.
    Il progetto Sympathry, che nel partenariato comprende gruppi di ricerca dell'Università di Parma, dell'Università di Perugia, dell'Enea e l'azienda Genomix4Life, riguarda lo studio di microrganismi simbionti delle zanzare per poterne meglio comprendere alcuni aspetti della biologia di questi insetti, che sono appunto determinati in qualche modo dai simbionti stessi.
    Attraverso i simbionti, poi, saranno messe a punto delle metodiche innovative per il controllo delle malattie trasmesse dalle zanzare.
    "Siamo molto soddisfatti per questo risultato - ha commentato il rettore Unicam Graziano Leoni - che conferma la qualità dell'attività di ricerca del nostro ateneo, in questo caso specifico del gruppo di ricerca coordinato dal prof. Favia che lavora da decenni e con notevoli risultati su queste tematiche".
    Il gruppo di ricerca Unicam effettuerà un monitoraggio attento nell'area umbro-marchigiana attraverso la cattura, da maggio ad ottobre, delle zanzare presenti e la verifica dell'eventuale presenza di patogen".
    Dopo il monitoraggio, sarà effettuato lo studio per valutare l'interazione tra simbionti e zanzare per due meccanismi fondamentali: la cosiddetta "thermal adaptation" dal momento che con i cambiamenti climatici - spiegano da Unicam - alcune zanzare sembrano adattarsi più rapidamente di altre a temperature più fredde o più calde, e la resistenza agli insetticidi, attraverso lo studio di altri batteri che sembrano fornire tale capacità. "La resistenza agli insetticidi - ha sottolineato il professor Favia - rappresenta uno dei problemi più grandi nel controllo delle zanzare: se i risultati fossero quelli che auspichiamo, potremmo avere dettagli molto precisi su queste interazioni e quindi di conseguenza poter sviluppare metodi di controllo più accurati".
   

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