Esalazioni di idrocarburi dalla
Raffineria Api: rinviati tutti a giudizio i 18 imputati più la
società Api coinvolti nell'inchiesta Oro Nero, relativa alla
cisterna Tk61 del sito di Falconara (Ancona). L'indagine era
stata portata avanti dai carabinieri del Noe, coordinati dalla
pm Irene Bilotta per la Procura di Ancona, dopo una serie di
cattivi odori avvertiti a Falconara e d'intorni a partire da
aprile del 2018. Il tetto galleggiante del serbatoio si inclinò
durante una operazione di bonifica e fuoriuscì una nuvola di gas
percepita nell'aria dalla popolazione per giorni interi.
La gup Francesca De Palma ha deciso oggi pomeriggio di
mandare a processo l'ex direttore generale dell'Arpam Giancarlo
Marchetti, l'amministratore delegato di Api Giancarlo Cogliati
e altri dirigenti e tecnici nell'organigramma della raffineria
(allora responsabili di settore e capi reparto). Le accuse
contestate, a vario titolo, vanno dal disastro ambientale,
gestione illecita di rifiuti speciali, lesioni colpose,
rivelazione di segreto d'ufficio, istigazione alla corruzione e
abuso d'ufficio. Il processo si aprirà per tutti il prossimo 5
febbraio 2025.
Dichiarati prescritti tre dei capi d'imputazione relativi al
getto pericolo di cose per alcune esalazioni del 2018 e per
reati di tipo contravvenzionale. Un centinaio le parte civili
costituite, tra cui il Comune di Falconara, associazioni
ambientaliste, quali Onda Verde, Legambiente, Falkatraz, Italia
Nostra, Wwf, e singoli cittadini.
"Siamo soddisfatti - hanno commentato gli avvocati Monia
Mancini e Francesca Petruzzo in rappresentanza di Onda Verde,
Legambiente, Falkatraz e una settantina di cittadini - perché ad
aprile 2018 oltre mille persone furono ammorbate dalle
esalazioni". Al termine dell'udienza preliminari nessun commento
dai legali di difesa che nel procedimento hanno contestato tutte
le accuse e cercheranno di dimostrare l'estraneità degli
imputati nel dibattimento.
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