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A Villa Adriana dopo 2mila anni riemerge complesso sconosciuto

A Villa Adriana dopo 2mila anni riemerge complesso sconosciuto

Grazie agli scavi a Tivoli di un'equipe dell'Università di Urbino

URBINO, 24 ottobre 2024, 14:53

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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A Villa Adriana, a Tivoli nella Città metropolitana di Roma, dopo quasi 2mila anni, emerge un complesso sconosciuto, grazie a un'équipe dell'Università di Urbino. Ai piedi di Piazza d'Oro, il grande edificio per le feste e i banchetti costruito dall'imperatore Adriano (117-138 d.C.), si trova una struttura di forma ellittica che dal Cinquecento è stata ritenuta una vasca destinata ai bagni o all'allevamento dei pesci; negli anni Novanta del secolo scorso la pulizia del sito aveva messo in luce alcuni elementi forse riferibili a un anfiteatro.
    I risultati dell'attuale campagna "sono sorprendenti": "al di sotto di pochi centimetri di terra - fa sapere l'Università di Urbino - sono emerse le murature di un grande complesso di epoca adrianea mai documentato finora: un edificio di oltre 25 metri di lunghezza per 15 di larghezza, composto da un'ampia aula rettangolare circondata da otto stanze aperte su un terrazzo sorretto da pilastri, conservati per oltre tre metri di altezza.
    La campagna di scavi diretta dal professor Cavallero è stata intrapresa nel 2024 presso il cosiddetto Anfiteatro di Villa Adriana dal Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, su indicazione del direttore dell'Istituto Villa Adriana e Villa d'Este - VILLÆ, Andrea Bruciati, e su concessione del MiC. L'edificio riemerso, spiega l'ateneo, "venne in parte distrutto per lasciar posto al cosiddetto anfiteatro ma le macerie, invece che essere asportate, furono utilizzate per creare il piano sul quale si realizzò il pavimento della nuova struttura ellittica". Per questo motivo lo scavo ha permesso di recuperare sia i marmi che rivestivano l'esterno del complesso (compresi i pilastri) e gli intonaci che ne decoravano le stanze: marmi bianchi, serpentino verde, porfido rosso e intonaci dipinti in giallo, rosso, verde e ornati da nastri intrecciati, acanti e melagrani". Fino a oggi, ricorda Uniurb, "a Villa Adriana, non si conosceva un complesso così esteso e riccamente decorato, voluto da Adriano ma poi distrutto per lasciar spazio a una nuova e differente struttura".
    "Un dato è fin da ora chiaro: un nuovo grande edificio - sottolinea Berta Martini, direttrice del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Urbino - si deve aggiungere alla complessa articolazione della villa voluta e disegnata da Adriano, un sito Unesco che ancora oggi non smette di regalare, nonostante gli oltre cinquecento anni di scavi e ricerche, scoperte sorprendenti".
    "Villa Adriana - dichiara il direttore delle VILLÆ, Bruciati - è oggi più che mai un attivo cantiere di studi e una fucina di novità. L'équipe dell'Università di Urbino ha rinvenuto un edificio a oggi sconosciuto, aggiungendo una pagina inedita alla conoscenza del sito. Illuminato e ambizioso, l'imperatore Adriano si è dedicato a una progettualità costruttiva fatta di grandi e meravigliose opere, da cui è disceso l'insieme straordinario e vario della villa. L'eccezionalità del sito ne fa un palinsesto cangiante e primario al contempo, ispirando nell'Istituto un progetto di gestione e valorizzazione del patrimonio archeologico, monumentale e naturalistico improntato all interdisciplinarità e alla trasversalità".
   

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