"Mancini testimonial per l'Arabia
Saudita" ha generato un "impatto turistico nullo a fronte di
615 mila euro di compenso". Lo scrive il consigliere regionale
del Pd Maurizio Mangialardi un cui interrogazione alla giunta
regionale Marche è stata discussa durante la seduta odierna
dell'Assemblea legislativa.
L'atto, spiega l'esponente dem, è stato presentato "per
conoscere l'impatto in termini di aumento dei flussi turistici
dall'Arabia Saudita del testimonia di Regione Marche per quel
Paese Roberto Mancini, che riceve a questo scopo un compenso
pari a 651 mila euro". L'assessore al Bilancio Goffredo Brandoni
ha risposto, fornendo i dati su arrivi e presenze nelle Marche
dai Paesi dell'area Altri Paesi dell'Asia occidentale, in
precedenza definiti Altri paesi Medio Oriente, che comprendono
anche l'Arabia Saudita, evidenziando un trend in aumento pur in
un incidenza sui flussi turistici regionali inferiore all'1%. La
risposta dell'assessore non ha soddisfatto Mangialardi che
attacca: "la Giunta regionale non ha voluto rispondere fornendo
i dati richiesti: una scelta comprensibile, visto che il turismo
arabo non ha alcuna rilevanza per la nostra Regione, è pari a
zero e con Roberto Mancini non c'è stato nessun aumento dei
flussi".
"Il problema, ovviamente, non è Mancini, - scrive l'esponente
dem - che è stato un grande giocatore e rimane oggi un grande
allenatore; il problema è Atim (Agenzia per
l'internazionalizzazione e il turismo, ndr) l'approssimazione
dell'assessore al turismo Acquaroli e la contraddittorietà di
una presunta strategia turistica verso l'Arabia Saudita, in
realtà inesistente. Lo abbiamo detto più volte: il contratto con
Roberto Mancini andava rescisso o comunque rinegoziato il giorno
dopo l'esonero da Ct della Nazionale Italiana di Calcio, perché
era quello il motivo (legittimo) che aveva portato a scegliere
Mancini, venuto meno con l'esonero".
"Per giustificare i 651 mila euro che i marchigiani hanno
pagato a Mancini, mentre aveva un contratto da 100 milioni di
euro in Arabia, la Giunta Acquaroli ha inanellato un pasticcio
dopo l'altro, peraltro con profili di dubbia legittimità.
L'ultimo atto dell'ex direttore di Atim Bruschini - prosegue - è
stato deliberare un addendum al contratto con Mancini dove si
prevedevano due cose: che Mancini avrebbe fatto da testimonial
solo in Arabia. Un atto che non ha portato fortuna al mister,
visto che dopo poche settimane è stato esonerato dalla
Federazione Calcio del Paese arabo". La seconda, attacca
Mangialardi, "una parte dei compensi che i marchigiani hanno
pagato e stanno pagando per Mancini testimonial sono stati
dirottati verso enti fuori dalle Marche, quali la Fondazione
Vialli e l'Ospedale Bambin Gesù".
"Nulla da obbiettare sul valore di questi enti: - afferma
l'esponente dem - ci chiediamo, tuttavia, per quale motivo i
marchigiani dovrebbero finanziare questi enti che non hanno
nemmeno sede nelle Marche per l'interposta persona di Roberto
Mancini. Parliamo di cifre importanti: 200 mila euro. Non
avrebbero potuto essere dati a una fondazione e a un ospedale
delle Marche: d'altronde, si tratta dei soldi dei marchigiani,
dati a Mancini, ma pur sempre soldi dei marchigiani".
"Prediamo atto oggi di quello che sapevamo già, - prosegue
Mangialardi - ovvero che l'impatto di Mancini testimonial
rispetto all'area in cui è stato nullo. Anche qui, però, la
colpa non è di Mancini, ma di Atim e dell'assessore Acquaroli.
Il turismo arabo si muove infatti su strutture alberghiere di
eccellenza, scarsamente presenti ad oggi nelle Marche. Non
possiamo intercettare quei
flussi con i motel o con gli ostelli". "Dove era la Giunta
Acquaroli che ha puntato tutto sul turismo arabo spendendo 651
mila euro solo per un testimonial quando a Senigallia la Giunta
Olivetti ha cassato l'ambizioso progetto che avevamo messo in
campo a Senigallia quando ero Sindaco per realizzare un hotel di
lusso per farci degli appartamenti? - chiede Mangialardi - Se
non si ha una strategia o se si ha una strategia turistica
contraddittoria e vacua, i turisti non arrivano, e a nulla
valgono testimonial strapagati".
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