"Mediocrità a livello regionale? La ritengo una provocazione, se oggi c'è una mediocrità oggi, prima cosa c'era.
In realtà i risultati che noi siamo riusciti a ottenere hanno una evidenza pubblica".
A margine del sopralluogo
a Numana per lavori relativi per rinnovare il porto turistico,
il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha
risposto ai cronisti sulle critiche lanciate da Matteo Ricci,
europarlamentare Pd che ieri sera ha anticipato la volontà di
correre come candidato a presidente della Regione nelle prossime
elezioni in autunno e stasera nell'ambito di un evento a Osimo
(Ancona) ufficializzerà la decisione. "Mi ha dato del ragazzo -
ha scherzato - è sempre un fatto molto positivo"
I risultati, ha elencato Acquaroli, sono arrivati "sia
sull'utilizzo dei fondi europei e sia sulle infrastrutture,
sull'aeroporto, sul salvataggio dell'interporto ma penso alle
infrastrutture di collegamento extra-regionale: la Galleria
della Guinza, la Pedemontana nord sud. Al porto di Ancona - ha
aggiunto - abbiamo sbloccato fondi importanti con il sistema
dell'Autorità portuale". Insomma "tantissime sono le cose che
sono sotto gli occhi di tutti e che credo possano essere
approfondite e verificate, io sono disponibile ad approfondirle,
però parlano i fatti e i numeri".
Risultati, ha proseguito il presidente, arrivati malgrado
"abbiamo governato in un epoca non propriamente facile, tra la
pandemia le guerre e tutto quello che è successo, cioè una fase
anche complessa".
"I dati andrebbero approfonditi e letti in un contesto più
complesso - ha replicato Acquaroli - perché altrimenti si
rischia di fare propaganda: è importante per la campagna
elettorale ma non utile per verificare veramente l'andamento
dell'economia Marchigiana comparata all'andamento delle altre
regioni".
Il presidente ha citato l'export marchigiano: "è calato
rispetto all'anno precedente ma è superiore ai valori del 2019".
Anche sulla sanità: "certamente c'è tantissimo da fare però
abbiamo portato un livello importante di prestazioni post
pandemia rispetto all'andamento complessivo: in pandemia le
prestazioni sono cresciute mediamente del 30%, un problema che
ha toccato tutte le regioni. "Noi l'abbiamo affrontato restando
tra le regioni con i migliori Lea, cioè i livelli essenziali di
assistenza, e continuiamo ad essere regione, benchmark".
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