"Va bene il lavoro, ma non
potrei fare a meno di tornare dove sono nato e cresciuto, a
Larino". Così Aldo Biscardi - giornalista e conduttore
televisivo morto stamani a Roma - parlava del suo legame con il
Molise e con la città dove era nato 87 anni fa, in provincia di
Campobasso.
Nell'ultima intervista dedicata al Molise, rilasciata qualche
tempo fa, raccontava con entusiasmo della sua terra: "Ho ricordi
bellissimi, anche perché ho vissuto a Larino non solo la mia
infanzia, ma anche l'adolescenza. Eravamo un gruppo di ragazzi
molto affiatati - raccontava - e che ora purtroppo sono sparsi
un po' in tutto il mondo, ma ci sentiamo, ci teniamo in contatto
telefonicamente. La nostra è stata una vita di paese, fatta di
corse, di tifo calcistico, di partite a calcio per strada e di
sfide a calcio balilla".
Biscardi amava ricordare in particolare il luogo di ritrovo
della sua comitiva: "La sera non vedevamo l'ora di poter uscire
e andare in strada. Ricordo che mio padre sistematicamente
doveva venire a cercarmi perché si faceva tardi e noi stavamo
sempre attorno alla fontana di Larino a inventarci qualcosa da
fare. Erano giornate indimenticabili. Poi quando hanno costruito
l'acquedotto per le abitazioni civili andare a giocare alla
fontana perse immediatamente di valore".
E ancora su Larino: "Quando sento i miei familiari che mi
danno notizie su quanto succede in paese io alzo il telefono e
chiamo gli amici per commentare con loro quello che è successo.
Siamo un gruppo molto affiatato e loro mi stimano molto, credo
di rappresentare ai loro occhi una sorta di punto di arrivo, di
coronamento di quella che è stata una infanzia comune".
Proprio la squadra di calcio di Larino è stata l'unica per la
quale il giornalista inventore del 'Processo' ha confessato di
essere tifoso: "Non dirò mai per quale squadra tifo - ripeteva
-. Posso però dire che da ragazzo tifavo per la Frenter Larino e
quella squadra mi è rimasta nel cuore a tal punto che quando
lasciai la Rai e mi misi in proprio chiamai la mia società di
produzione proprio Frenter Comunication".
In Molise vivono sia la sorella del giornalista, Teresa, sia il
fratello, l'ex senatore Luigi.
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