''Sono felice perchè siamo
riusciti a realizzare un progetto che sembrava impossibile,
mettere insieme un centrosinistra nel quale sia prevalente lo
spirito di comunità e di appartenenza rispetto ai
protagonismi''. E' il commento di Paolo Frattura di fronte alla
candidatura di Carlo Veneziale a candidato presidente alle
prossime regionali del 22 aprile.
Passo indietro sia del governatore uscente che di Roberto
Ruta che si era proposto con l'Ulivo2.0. ''Si volta pagina -
ammette Frattura - e io personalmente farò quello che mi
chiederà di fare Veneziale. Candidarmi? Me lo chiedono, anche se
la mia idea è quella di no. Comunque penso che per le regionali
il ragionamento sia quello di guardare negli occhi il risultato
del 4 marzo e spiegare che il voto spontaneo sia andato al M5S:
ora bisogna capire come parlare a quegli elettori''.
Per Frattura quindi bisogna voltar pagina. ''C'è stata una
responsabilità del Pd che non è riuscito ad entrare nel
dibattito politico - prosegue il Governatore - il Pd non è mai
sceso in campo, ha lasciato prevalere 4/5 temi che hanno
attratto gli elettori, tipo il reddito di cittadinanza o le
tasse ripetendo lo stesso errore fatto per il referendum. Lo
spazio se lo sono preso chi ha invece dato quei messaggi''.
In Molise questo significa ''una difficoltà a spiegare
l'eredità raccolta 5 anni fa - chiarisce Frattura - magari
dovremmo parlare anche degli errori, ma pure degli atti concreti
che abbiamo fatto. Per esempio so bene che sarà difficile
raccontare ai molisani quello che abbiamo fatto con la sanità.
ma dovremo farcela: per esempio quando si parlava di carenza di
personale, mentre ora abbiamo stabilizzato 900 persone. Tipo che
mi si accusa di aver favorito la sanità privata, mentre quando
sono arrivato su un bilancio totale della sanità molisana di 500
mln per le strutture private c'erano 127. Oggi invece su 580 mln
ai privati ne vanno 112: fateli voi, i conti''.
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