"Non esistono droghe leggere o
pesanti, c'è solo la droga che ti devasta, annienta i vostri
progetti e nella vita vi ritroverete con un pugno di mosche
nelle mani". È il messaggio che Ivan, un ragazzo ex
tossicodipendente, ha voluto lanciare, mettendoci la faccia,
agli studenti di diverse scuole della provincia di Campobasso
nel corso di un incontro sul tema organizzato a Campobasso
dall'Ordine degli avvocati, Procura della Repubblica, Ufficio
scolastico regionale, Azienda sanitaria e altri Ordini
professionali.
Un racconto che ha tracciato le varie fasi del suo percorso
iniziato "per curiosità" e proseguito con varie tappe, fino
all'assunzione di eroina e cocaina, per poi ritrovarsi da solo
senza amici, lontano dalla famiglia e con tutti i problemi che
l'assunzione di droga comporta. "Mi sentivo vuoto, inutile - le
sue parole - poi ho deciso di rivolgermi al Servizio per le
dipendenze (Serd). Ero giovane, non capivo in che tunnel fossi
finito, poi il recupero in Comunità". Una fase non semplice,
affrontata con varie difficoltà, ma superata grazie alla sua
forza di volontà. "Mi ritengo un superstite, la famiglia mi è
stata sempre vicina, molte persone purtroppo hanno pregiudizi
nei confronti delle tossicodipendenze, a volte ho visto anche
ostilità, e le istituzioni hanno poca considerazione di questo
fenomeno soprattutto per quanto riguarda il reinserimento degli
ex tossicodipendenti nella società. Adesso lavoro, sono
impegnato nel sociale, voglio essere utile a chi ha problemi di
dipendenza".
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