Pareggio di bilancio solo per
le spese correnti, liberando quelle per investimenti, bond
europei per la ripresa (European Recovery bond) senza
condizionalità, politica fiscale utilizzata in funzione
anticongiunturale, anche a costo di aumentare il deficit
pubblico, abolizione del modello di sorveglianza sui bilanci
fondato su parametri inaffidabili e dannosi, consolidamento e
rafforzamento delle scelte operate in materia di aiuti di Stato
per sostenere la ripresa: queste le misure essenziali per
rilanciare l'Unione Europea di fronte alla drammatica crisi
economica determinata dalla pandemia Covid-19 che la delegazione
italiana Ppe, in seno al Comitato europeo delle Regioni, ha
posto all'attenzione del presidente del Comitato, Apostolos
Tzitzikostas, e del presidente del Gruppo PPE-EPP, Olgierd
Geblewicz. Il documento è stato firmato anche dal presidente
della Regione Molise, Donato Toma.
"Stiamo assistendo - afferma il governatore - alla più grave
crisi che l'Europa si sia trovata ad affrontare a partire dal
secondo dopoguerra. L'Unione europea è a un bivio: scegliere la
strada dell'arroccamento e dell'egoismo o intraprendere un nuovo
cammino che superi il rigorismo che, in questi anni, ha
aumentato il divario socio-economico tra gli Stati membri. Dopo
anni di politiche rigide e oppressive - aggiunge - è arrivato il
momento di lavorare per un un'Europa solidale, capace di
ricostruire un futuro di coesione e crescita e di rilanciarne la
competitività internazionale. Occorre un cambiamento radicale
ora, subito e senza indugi, se vogliamo salvare
l'Europa".
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