(di Manuela Tulli)
(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 5 GIU - Le accuse sono
pesantissime: peculato, estorsione, truffa aggravata,
autoriciclaggio. E' con queste contestazioni che l'imprenditore
molisano Gianluigi Torzi è stato questa sera arrestato in
Vaticano. La decisione è arrivata dopo un lungo interrogatorio
al quale sarebbero state sottoposte, secondo quanto trapela da
fonti giudiziarie, anche altre persone. Torzi, detenuto ora
nella caserma della Gendarmeria, rischia, se le accuse verranno
provate, fino a dodici anni di reclusione.
La vicenda riguarda la compravendita dell'immobile di Londra
che ha scatenato uno dei più grandi scandali finanziari in
Vaticano. Dall'interrogatorio di oggi emerge anche la rete di
società coinvolte nell'affare alla quale partecipavano
funzionari della Segreteria di Stato.
Oggi l'Ufficio del Promotore di Giustizia del Tribunale
Vaticano, al termine dell'interrogatorio di Torzi, che era
assistito dai propri legali di fiducia, ha dunque spiccato nei
suoi confronti mandato di cattura.
Il provvedimento, a firma del Promotore di Giustizia, Gian
Piero Milano, e del suo Aggiunto, Alessandro Diddi, "è stato
emesso in relazione alle vicende collegate alla compravendita
dell'immobile londinese di Sloane Avenue, che hanno coinvolto -
riferisce il Vaticano - una rete di società in cui erano
presenti alcuni Funzionari della Segreteria di Stato". Allo
stato Gianluigi Torzi è detenuto in appositi locali presso la
Caserma del Corpo della Gendarmeria. Locali che sono stati anche
in passato utilizzati per la detenzione considerato che in
Vaticano non esiste un vero e proprio luogo di reclusione.
Per lo stesso scandalo già erano stati presi differenti
provvedimenti in Vaticano nei confronti di altre persone. Si era
trattato però di allontanamenti dalle loro funzioni e non di un
provvedimento della gravità come quello assunto oggi.
Del broker originario di Termoli si era parlato negli ultimi
tempi per il coinvolgimento in diverse strane operazioni, da un
annunciato tentativo, da parte sua, di salvataggio della Banca
Popolare di Bari all'indagine su una presunta truffa compiuta ai
danni del Fatebenefratelli di Roma. Torzi, uomo d'affari, amico
e già socio dell'ex governatore del Molise, Paolo Di Laura
Frattura, aveva fatto parlare di sé anche perché comproprietario
di una villa a Termoli comprata a prezzi di saldo e finita agli
onori della cronaca regionale e in inchieste tv.(ANSA).