Potrebbe essere presto
abbattuto il murales più famoso del Molise. La casa sulla quale
l'immagine simbolo della Street Art di Civitacampomarano
(Campobasso) fu realizzata nel 2015, è di proprietà del sindaco
del paese che ora la vuole ristrutturare. Negli anni l'immagine
della bambina che si copre il volto con le mani, opera di Alice
Pasquini, ha attirato l'attenzione di migliaia di visitatori da
tutto il mondo che si sono fatti fotografare davanti al murales.
E da quest'opera è nata poi l'idea di organizzare dall'anno
successivo il festival della street art che ha consentito a
Civitacampomarano di avere una vetrina mondiale. L'annunciata
demolizione sta innescando ora molte polemiche e proteste. Il
sindaco Paolo Manuele, che ha acquistato la casa in questione
nel 2019, lo scorso anno ha informato gli organizzatori del
festival della sua intenzione di ristrutturare l'edificio.
Proprio il primo cittadino ora, attaccato da più parti, si
difende e respinge le accuse parlando di una "non notizia". "Un
anno fa con gli organizzatori - afferma - ho detto che avrei
valutato se fosse stato possibile conservare l'opera. Ora in
base al progetto tecnico che si sta redigendo, emerge che ciò
non è possibile. Sempre lo scorso anno - prosegue il sindaco -
ho detto che ero anche disponibile a pagare la realizzazione di
una nuova opera, o della stessa, ma non spetta a me decidere.
Ciò a riprova che non c'è alcuna contrapposizione con
l'associazione organizzatrice, ma anzi condivisione e volontà di
fare le cose per la Comunità".
Manuele infine ricorda che "come previsto nelle manifestazioni
di interesse che sottoscrive chi mette a disposizione le pareti,
gli interventi di messa in sicurezza e gli interventi
straordinari sono contemplati per rimuovere le opere, che non
hanno comunque alcun vincolo". "Credo di essere un privato
cittadino - conclude - e di poter esercitare, nei limiti delle
norme, gli analoghi diritti sulla sua proprietà al pari di ogni
altro cittadino".
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